Pozzi, Antonia - Tu la notte io il giorno

Ondine

Logopedista nei sogni
Tu la notte io il giorno
così distanti e immutevoli
nel tempo,
così vicini come due alberi
posti uno di fronte all'altro,
a creare lo stesso giardino
ma senza possibilità di toccarsi
se non con i pensieri.
Tu la notte io il giorno
tu con le tue stelle e la luna silenziosa
io con le mie nuvole ed il sole abbagliante,
tu che conosci la brezza della sera
ed io che rincorro il vento caldo,
fino a quando giunge il tramonto.
I rami divengono mani tiepide
che si intrecciano appassionate,
le foglie sono sospiri nascosti,
le stelle diventano occhi di brace
e le nuvole un lenzuolo
che scopre la nudità.
La luna e il sole sono due
amanti rapidi e fugaci
e non siamo più io e te,
siamo noi fusi insieme
nella completezza della luce fioca,
ondeggiante come la marea
in eterna corsa.
So cosa significa amore
quando il giorno muore.

Antonia Pozzi




Che dipinto questa poesia, mi compaiono dinanzi "I due ciliegi innamorati".
Maledettamente stupenda.
 
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