Gary, Romain - L'angoscia di re Salomone

qweedy

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"Forse Dio, vedendo l’interim di questo vecchio signore “che faceva piovere dei benefici al posto Suo”, sarebbe stato punto sul vivo, avrebbe smesso di disinteressarsi e avrebbe fatto vedere che poteva fare molto meglio del re del pret-à-porter Salomon Rubinstein.
In breve re Salomone manda dei segnali a Dio tentando di farlo vergognare."


“E' una vergogna, il mondo diventa ogni giorno più pesante da portare”. Il vecchio e ricco ebreo polacco Salomon Rubinstein, divenuto in Francia il re della confezione in serie di pantaloni (il cosiddetto prêt à porter, come i dolori, le gioie, le angosce, che ognuno porta con sé fin dalla nascita), superati gli ottant’anni, si ritira dagli affari e fonda la “S.O.S. Benevoli”. Si tratta di un’associazione di volontariato diretta ad alleviare le sofferenze del prossimo, conosciute attraverso gli appelli telefonici di quanti hanno urgente bisogno di aiuto: perché o versano in ristrettezze finanziarie o sono malati o si trovano in difficoltà di ordine morale. Aiutare, del resto, è stato da sempre il verbo più importante del suo vocabolario. L'umanità attende da troppo tempo di essere consolata e ha urgente bisogno del Messia: modestamente, seppure ad interim, Salomon Rubinstein si prova ad esserlo, scegliendosi anche un discepolo, il giovane Jeannot, vero "autodidatta dell'angoscia". Ciò che lo muove è una sorta di rivalsa nei confronti di Dio, del Creatore che ben poco fa per alleviare le sofferenze umane, sempre più pesanti da portare. La molla che spinge Salomon è una decisa guerra con l’Eterno, ingaggiata affinché quest’ultimo, vedendo un altro vecchio signore far piovere benefici al posto Suo, si vergogni del proprio comportamento, abbandoni la consueta ignavia e finalmente dimostri quanto Egli valga di più del “re del prêt à porter”.

Pubblicato nel 1979 con lo pseudonimo di Émile Ajar, per la sconcertante e formidabile ironia, per i toni irresistibilmente paradossali, L'angoscia del re Salomone rappresenta per molti il capolavoro di Romain Gary. Nell'utilizzo degli pseudonimi, che gli ha permesso di vincere due volte il premio Goncourt*, c’è tutto l’atteggiamento beffardo di chi si burla del proprio ambiente, dove, ad opera dei medesimi critici, egli era considerato, come Gary, un autore ormai al tramonto, ma, nelle vesti del promettente Ajar, era salutato come “il nuovo che avanza”.

Consigliato! A mio parere non è il migliore di Romain Gary, ma è comunque eccellente.


* Il premio Goncourt non può essere attribuito ad uno scrittore più di una volta. Solo lo scrittore Romain Gary lo vinse di fatto due volte, la prima volta nel 1956 per il romanzo Les racines du ciel (Le radici del cielo), la seconda volta nel 1975 con lo pseudonimo di Émile Ajar per il romanzo La vie devant soi (La vita davanti a sé) ( Fu un suo parente Paul Pavlovitch, a sostenere la "parte" di Emile Ajer, rivelando la verità solo dopo la morte di Gary nel 1980). Nato a Vilnius in Lituania, Romain Gary arrivò in Francia, a Nizza, all'età di 13 anni. Dopo avere studiato giurisprudenza a Parigi, si arruola nell'aviazione e raggiunge la "Francia libera" (l'organizzazione di resistenza fondata da Charles de Gaulle) nel 1940 e vi presta servizio nelle Forces aériennes françaises libres. Termina la guerra come "compagnon de la Libération" e decorato con la Legion d'onore. Dopo la fine delle ostilità, intraprende una carriera di diplomatico al servizio della Francia. A questo titolo, soggiorna a lungo a Los Angeles (California), negli anni cinquanta, in qualità di Console generale di Francia. Fu il marito della scrittrice Lesley Blanch e dell'attrice americana Jean Seberg, dalla quale divorziò. Poco più di un anno dopo il suicidio di questa (settembre 1979, per ingestione di barbiturici), profondamente travagliato dalla decrepitezza legata al proprio invecchiamento, si diede la morte sparandosi in bocca.
 
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ayuthaya

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La trama mi ispira tantissimo ho un vero debole per le rielaborazioni di situazioni e personaggi biblici! Devo informarmi un po' sull'autore per capire se rientra nelle mie corde..
 

qweedy

Well-known member
La trama mi ispira tantissimo ho un vero debole per le rielaborazioni di situazioni e personaggi biblici! Devo informarmi un po' sull'autore per capire se rientra nelle mie corde..

Io adoro Romain Gary, i suoi romanzi sono uno molto diverso dall'altro, e tutti mi sono piaciuti (Cane bianco, La vita davanti a sè, Gli aquiloni, Educazione europea, sono uno più bello dell'altro).
L'angoscia del re Salomone è il più lieve e il più ironico dei suoi libri, una storia molto francese, surreale.
 
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