Carlotto, Massimo & De Cataldo, Giancarlo & De Giovanni, Maurizio - Sbirre

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Sinossi:
Ci sono poliziotti che combattono il crimine e difendono la legge. A volte pagano con la vita. E ci sono poliziotti corrotti che tradiscono, diventando peggio dei peggiori banditi. Poi ci sono loro: le donne in divisa. Fragili e determinate, vittime e carnefici, le sbirre di questi racconti sono creature di confine, paladine mancate, guerriere comunque sconfitte, sedotte dal delitto, soggiogate dalla vendetta, in bilico tra bene e male.
Il commissario Alba Doria indaga nel magma ribollente della rete telematica, tra le pieghe più segrete del dark web, laddove alligna l’odio che consuma il Paese. Il vicequestore Anna Santarossa è già passata dall’altra parte e vende informazioni alla mafia bulgara. Sara Morozzi legge le labbra della gente e interpreta il linguaggio del corpo. Ha i capelli grigi e un passato tra i ranghi di un’unità impegnata in intercettazioni non autorizzate: ora ha anche un conto da regolare. Dall’estremo Nordest di una frontiera selvaggia fino alla Napoli anonima di sobborghi e quartieri residenziali, passando per una Roma in cui davvero aprile è il più crudele dei mesi e la primavera ha smesso di riscaldare i cuori, Massimo Carlotto, Giancarlo De Cataldo e Maurizio de Giovanni raccontano l’Italia al tempo dell’illegalità globalizzata, delle fake news, del condizionamento di massa. Svelano le ossessioni, le paure e la privata ferocia di coloro che dovrebbero difendere l’ordine pubblico. Inaugurano una new wave della letteratura nera, in cui la donna non ha più nulla di fatale, ha rinunciato alle pose marziali della giustiziera e, lontana dall’eroismo inquirente, restituisce la cupezza di una realtà quanto mai controversa.

Commento:
La presentazione di qui sopra racconta perfettamente ciò che si trova in queste tre brevi storie. Sara, Anna e Alba sono tre sbirre insolite, determinate a sopravvivere con le sole loro forze, che non si fanno scrupoli a prendersi ciò che spetta loro e per riuscirci superano spesso e volentieri il limite della legalità e della morale.
A parte il racconto su Anna, che ha forse il finale più definitivo, gli altri due si concludono lasciando abbastanza spazio all’immaginazione. Su Sara c’è già un libro (che non ho ancora letto) e direi che il racconto a lei dedicato stuzzica perfettamente la curiosità del lettore, ponendo sicuramente le basi per ciò che immagino avverrà in seguito. Per Alba la situazione è un po’ diversa: tra le tre è quella che quasi non supera i confini della legge, ma il finale lascia sul più bello, presentandoci una situazione che potrebbe portarla sulla via sbagliata come farla desistere dai suoi brutti propositi.
Consigliato a chi non ha voglia di impegnarsi con letture troppo lunghe e contorte, ma allo stesso tempo non sappia rinunciare al brivido di noir che fanno accapponare la pelle.
 
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