Nothomb, Amélie - Il delitto del conte Neville

qweedy

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Il conte Neville, aristocratico belga decaduto, è costretto a vendere il suo magnifico castello nelle Ardenne. Prima di uscire di scena, per celebrare l'onore della famiglia, decide di organizzare una lussuosissima festa di addio. Ma nei giorni che precedono l'evento Sérieuse, la sua figlia più giovane, fugge di casa e si nasconde nella foresta. A trovarla è una misteriosa chiaroveggente e sarà costei, dopo aver avvertito il conte del ritrovamento della ragazza, a fargli una spaventosa profezia: "Durante il ricevimento, lei ucciderà un invitato." Il conte Neville, ossessionato da queste parole, dovrà trovare un modo per sfuggire al suo tragico destino. Riprendendo Oscar Wilde e la tragedia greca Amélie Nothomb gioca con la letteratura e con l'intelligenza dei lettori, fornendo come al solito una sua personale versione dei miti.

Un romanzo brevissimo, com'è nello stile dell'autrice, ma ancora una volta sorprendente per la sua densità narrativa e per i temi affrontati, che non lasciano mai spazio alla noia e che coinvolgono in maniera strabiliante con le sue storie ai confini dell'inverosimile e della follia umana.
Un gioiellino, consigliatissimo!
 

MonicaSo

Well-known member
Molto breve e divertente.
A un certo punto mi chiedevo se il conte avrebbe avuto il coraggio di compiere veramente il delitto anticipato fin dal titolo
e verso la fine temevo proprio lo avrebbe fatto (povera figlia) ma sono rimasta con il dubbio, visto che il finale è arrivato all'improvviso, totalmente inaspettato e per niente chiarificatore
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
L'ho appena finito.
Io però il finale l'ho trovato chiarificatore. Strano perché di solito mi distraggo 😉. Poi lo posto con lo spoiler.
 

MonicaSo

Well-known member
Intendevo chiarificatore non perché il finale non sia chiaro. Ma nel senso che io sono rimasta con due dubbi: la figlia voleva sacrificarsi veramente o lo ha solo messo alla prova? Il conte avrebbe sparato alla figlia se non fosse capitato l'incidente all'ospite?
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Intendevo chiarificatore non perché il finale non sia chiaro. Ma nel senso che io sono rimasta con due dubbi: la figlia voleva sacrificarsi veramente o lo ha solo messo alla prova? Il conte avrebbe sparato alla figlia se non fosse capitato l'incidente all'ospite?
Ora ho capito.
È stato aperto un mg su questo libro, ne possiamo parlare lì quando gli altri lo avranno finito.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi è piaciuto di questo romanzo l'evocazione al mito di Ifigenia, Serieuse incarna Ifigenia in una trasposizione personalissima dell'autrice.
Serieuse è l'alter ego di Amelie, un adolescente che non prova emozioni, che non sente nulla e che per questo passa una notte nel bosco al freddo e che lei giustifica dicendo che voleva sperimentare a vedere se provava qualcosa sotto l'effetto della luna e della notte. Il freddo non la fa muovere sdraiata sull'erba in posizione fetale (quando ho letto questo ho pensato al desiderio di morte inconscio di questa ragazza) e viene salvata da una veggente che comprende che questa ragazza ha bisogno di attenzioni. Da qui ho pensato di trovarmi di fronte ad una favola e che qualcosa di tragico alla ragazza dovesse accadere dopo aver letto la premonizione della veggente. In effetti Serieuse è un personaggio tragico un po' per inclinazione familiare (vedo la similitudine con la defunta Louise, sorella del padre morta adolescente per una malattia non menzionata ma a cui io ho dato un mio personalissimo significato) e un po' perché la sua introversione non viene compresa dai suoi genitori, soprattutto da suo padre da cui lei vorrebbe una dimostrazione d'affetto. La premonizione della veggente è la salvezza di Serieuse in quanto è proprio grazie a questa premonizione che il padre le presta attenzione, per la prima volta ha un dialogo confidenziale con la figlia ma quando sembra che abbia capito che la figlia cerca in tutti i modi il suo amore, arrivando persino ad offrirsi come vittima sacrificale sperando che il padre non accetti ecco che il conte mette davanti a sua figlia la volontà di portare a termine il piano perché così era stato ormai deciso. La ragazza si risveglia dal torpore emotivo e prende una coraggiosa decisione. Questa è una tragedia sotto le sembianze di una favola dall'esito grottesco, ho persino riso alla fine ma mi rendo conto che è un umorismo nero perché attraverso l'ironia Amelie solleva molti spunti di riflessione sul disagio adolescenziale, sulla similitudine emotiva con un nostro antenato (ho pensato alla somiglianza tra Louise e Serieuse quindi ad alcuni tratti personali tramandati dal destino), sulla distanza emotiva tra un padre e una figlia. Mi sono sentita molto coinvolta da questa lettura e l'aspetto leggero di alcuni passaggi non mi è dispiaciuto, penso che Amelie abbia voluto rivisitare la mitologia in tono dissacrante così come anche le assurde regole dell'aristocrazia belga. Sotto questa apparente leggerezza si nasconde probabilmente un suo modo per esorcizzare un periodo non semplice della sua adolescenza. Mi piace il suo modo di trattare temi importanti con una scrittura ironica.
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Questa è una delle volte in cui trovo difficile fare una recensione, anche perché ho idee contrastanti su questo libro. Sicuramente mi è piaciuto, ma non è fra i miei preferiti della Nothomb. Mi ha un po' lasciato perplesso il fatto che abbia toccato temi importanti che contrastano poi con le discussioni padre-figlia. Di solito questo non mi crea problemi con la Nothomb, ormai conosco il suo stile, invece con questo romanzo sono rimasto un po' "turbato" da questo contrasto. Sicuramente ci sono elementi autobiografici e quindi non critico la scelta dell'autrice, ma stavolta non sono riuscito a restare immerso nella storia come con altri suoi romanzi. Anche i parallelismi con la mitologia mi hanno lasciato un po' incerto, forse perché non conosco i personaggi citati e non avevo voglia di andare a cercarli. Insomma, forse sono io che non ho colto il senso della storia.
Il finale arriva di botto e chiude il libro senza troppi fronzoli, e anche questo contrasta parecchio con la serietà dei temi tirati in ballo nel corso del romanzo. Non che mi aspettassi un finale drammatico ma almeno una via di mezzo, questo mi ha lasciato la strana sensazione di un arcobaleno dipinto su una feroce tempesta, in altre parole del tutto fuori luogo. Però forse dipende solo dalla mia reazione ai temi toccati dall'autrice.

Voto: 3 stelle su 5
 

darida

Well-known member
Come sempre Amelie mi piace e anche questo caso non fa eccezione, ma ormai mi ha avvoltolata :mrgreen: Credo che leggerei con altrettanto gusto anche la sua lista della spesa.Un finale del genere, affrettato e buttato lì senza darti neanche il tempo di accorgerti di quello che stai leggendo ad un altro autore non lo perdonerei, a lei si 😍...

Pronta per il prossimo della lista 😉
 

Meri

Viôt di viodi
Mah, non so. Forse il tema è stato trattato in modo superficiale: come può un padre organizzare l'omicidio della propria figlia? Daltro canto potremmo vederlo come il grande amore di un genitore disposto ad uccidere la figlia x liberarla dai suoi tormenti.
Il finale potrebbe suggerirci di non accanirci tanto sulle questioni della vita perchè al destino non si sfugge.
 
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