[FONT="]Ogni mattina a Mumbai 5 mila fattorini, i dabbawallah, consegnano i cestini del pranzo che le mogli preparano per i mariti al lavoro. Spesso analfabeti, i fattorini sono efficienti e riescono a muoversi nei labirinti della città grazie a un complesso sistema di codifica fatto di colori e simboli. Un giorno però una consegna sbagliata porta la casalinga Ila Singh, abitante del quartiere borghese indù di Dadar, in contatto con Saajan Thomas, un uomo solitario nel crepuscolo della sua vita che vive a Bandra, vecchio quartiere cristiano minacciato dai grattacieli di moderna costruzione. Senza conoscersi, i due cominciano a scambiare messaggi attraverso i cestini, rischiando di perdere di vista le loro realtà.
Un film molto suggestivo che innesta una storia d'amore in un sistema d'alta matematica e organizzazione che nutre migliaia di impegati a Mumbai. Gli attori sono il punto di forza oltre ad una freschezza nel raccontare, minimale ma di spessore. Un cinem,a indiano lontano da Bollywood e molto gradevole. La protagonista è bellissima ma nello stesso tempo molto credibile. [/FONT]
Un film molto suggestivo che innesta una storia d'amore in un sistema d'alta matematica e organizzazione che nutre migliaia di impegati a Mumbai. Gli attori sono il punto di forza oltre ad una freschezza nel raccontare, minimale ma di spessore. Un cinem,a indiano lontano da Bollywood e molto gradevole. La protagonista è bellissima ma nello stesso tempo molto credibile. [/FONT]