Deaver, Jeffery - L'ultimo copione di John Pellam

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Trama:
John Pellam ha deciso di tornare alla regia, lasciando temporaneamente il lavoro di “location scout” per girare un documentario a Hell’s Kitchen, leggendario quartiere malfamato di New York: la sua protagonista è Ettie Washington, ex cantante jazz di colore e memoria storica del luogo. Una sera, recandosi da lei, Pellam vede andare in fiamme il fatiscente palazzo dove l’anziana donna abita. I due si salvano per miracolo, ma Ettie finisce in manette, con l’accusa di avere organizzato l’incendio per intascare l’assicurazione sulla casa. Pellam non crede alla colpevolezza della donna e decide di indagare, lanciandosi in una complicata caccia al piromane. Ancora non sa che qualcuno lo sta pedinando, senza lasciarlo nemmeno per un istante. Dopo la provincia americana di Sotto terra e Fiume di sangue, Deaver mette in scena il volto brutale di New York, chiudendo il ciclo d’esordio di uno dei più grandi autori di thriller dei giorni nostri.

Commento:
Anche l’ultima avventura di John Pellam non è uno dei prodotti migliori di Deaver, anche se molto più interessante e vicino al suo solito stile rispetto ai due libri precedenti. Questa volta il mistero da risolvere è stato gestito molto meglio e messo al centro effettivo della storia. Il cattivo era degno di questo nome e ho apprezzato molto i pov a lui dedicati; mi era mancata in questa trilogia la maestria con cui Deaver ci porta dentro le menti malate degli avversari dei suoi protagonisti. Bella e caratteristica anche l’ambientazione, che in fondo è la vera protagonista della vicenda. Uno dei quartieri più malfamati di New York viene descritto senza sconti, tanto che sembra di vivere in prima persona la lotta tra gang di diverse razze, la tragedia degli abitanti dei palazzi incendiati che si ritrovano senza un tetto sulla testa e sono costretti a impiegare sui ricoveri o centri sociali, il rifiuto dei nuovi grattacieli che uno zelante imprenditore sta costruendo, e la sconcertante consapevolezza che spesso, per ottenere ciò di cui si ha bisogno, si deve scendere a patti con gente poco raccomandabile e, come dice uno dei personaggi, saper ungere a dovere gli ingranaggi.
Pellam non perde la sua ambiguità, tutt’altro, ma la sua dedizione nel credere Ettie innocente e i motivi che lo spingono a scoprire il vero colpevole sfidando tutti sono ammirevoli e commoventi.
 
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