malafi
Well-known member
Un'avventura erotica dello scià di Persia nella Vienna asburgica.
Un romanzo dove l'autore torna a essere la pura voce senza nome della favola e muove i suoi personaggi in una spietata partita a scacchi di cui nessuno di essi può essere consapevole e che segnerà, per tutti, la rovina.
Intatta, alla fine, rimane solo una collana di perle attorno a cui tutta la storia aveva occultamente ruotato.
Da questa 4° di copertina sempre un giallo avvincente ... ma chi conosce Roth (Joseph, il mio Roth preferito) sa che non può essere questo.
Anche in questo romanzo è cronista e testimone del crepuscolo dell'Impero, che si scioglie nei suoi costumi e nello spessore dei suoi protagonisti prima che ancora politicamente.
Quasi satirico e beffardo, nel modo distaccato e disincantato col quale racconta debolezze e malefatte dei protagonisti.
Questo romanzo non mi è piaciuto tanto, lo confesso, perchè è la storia a non avermi coinvolto più di tanto, ma Roth si conferma scrittore enorme dal punto di visto tecnico e stilistico.
Un romanzo dove l'autore torna a essere la pura voce senza nome della favola e muove i suoi personaggi in una spietata partita a scacchi di cui nessuno di essi può essere consapevole e che segnerà, per tutti, la rovina.
Intatta, alla fine, rimane solo una collana di perle attorno a cui tutta la storia aveva occultamente ruotato.
Da questa 4° di copertina sempre un giallo avvincente ... ma chi conosce Roth (Joseph, il mio Roth preferito) sa che non può essere questo.
Anche in questo romanzo è cronista e testimone del crepuscolo dell'Impero, che si scioglie nei suoi costumi e nello spessore dei suoi protagonisti prima che ancora politicamente.
Quasi satirico e beffardo, nel modo distaccato e disincantato col quale racconta debolezze e malefatte dei protagonisti.
Questo romanzo non mi è piaciuto tanto, lo confesso, perchè è la storia a non avermi coinvolto più di tanto, ma Roth si conferma scrittore enorme dal punto di visto tecnico e stilistico.
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