LXXVIII Cineforum - Rebecca, la prima moglie; Moonlight; The silent man

alessandra

Lunatic Mod
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Anche stavolta possiamo vedere tre film:


Rebecca, la prima moglie di Alfred Hitchcock

Moonlight di Barry Jenkins

The silent man di Peter Landesman


Farò di tutto per guardare i primi due, il terzo non lo so.
Guardate quello o quelli che volete, commentate, lodate, criticate, ricordatevi di inserire il commento finale nella Piccola cineteca e, se volete, inserite foto, video, qualsiasi cosa che riguardi i tre film vincitori di questo Cineforum.

Buona visione TUNZZZ
 

Monica

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Mi sono già rivista (per la centesima volta) REBECCA LA PRIMA MOGLIE:quando il film è un capolavoro resiste al tempo,è inutile.E non c'è bisogno di grandi effetti per renderlo emozionante,tant'è che il colore,avrebbe tolto l'atmosfera di suspence che Hitchicok ha saputo rendere in modo superlativo.E l'interpretazione di Joan Fontaine è incantevole:la sua innocenza ,l'inquietudine che si fa man mano più acuta ; si vede come il regista sappia coinvolgere lo spettatore in questo triller,che non ha bisogno di spargimenti di sangue o scene violente per suscitare angoscia. Il suo è un raffinato giuoco psicologico giuocato sulla presenza ingombrante e ossessiva della prima moglie defunta.C'è tutto: il senso di colpa,il mistero,la paura,il mare ,il ricordo.Il tutto in una scenografia gotica perfetta.
 

elisa

Motherator
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Moonlight

Un film minimale, lirico, che gioca sulla sottrazione, che parla di un argomento poco visto al cinema, l'essere gay in un ambiente macho come quello di Miami, tra spacciatori e desiderio di normalità. Un buon film con un ottimo cast, introspettivo e riflessivo.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Visto finalmente Rebecca, la prima moglie...con grandi aspettative, non deluse! Pensavo che fosse inquietante in modo diverso, meno "terreno", credevo che il fantasma di Rebecca aleggiasse letteralmente nel castello, e non solo in senso figurato con la sua presenza invasiva anche da morta. .. ma ciò che veramente turba è la governante.
Come al solito il grande regista riesce a creare atmosfere uniche. Tornerò qui per scrivere qualcosa di più.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Rebecca - commento con spoiler

La seconda signora de Winter è timida, dimessa e totalmente devota a Massimo, il cupo e un po’ sarcastico - oltre che ricco e aristocratico - marito, segnato da una vedovanza precoce. Viene dato talmente poco risalto alla personalità della seconda moglie che, in oltre due ore di film, il suo nome non viene mai pronunciato. Niente a che vedere con Rebecca, la prima moglie di Massimo, brillante e attraente donna di mondo il cui fantasma luccicante aleggia tuttora nel castello di Manderley. Tutti sembrano amare ancora e rimpiangere Rebecca, in particolare la misteriosa governante del castello, la quale non manca mai di umiliare la seconda signora de Winter, ponendola apertamente a confronto con lei. Massimo (ma perché questo nome italiano nella trasposizione?) non sembra fare eccezione; è gentile con la seconda moglie, ma con distacco, sebbene vagamente affettuoso. Tutto lascia pensare che non amerà mai nessuno come ha amato Rebecca, e la sua nuova moglie non può certo competere con lei, nemmeno ora che quest'ultima è morta. Tutto ciò porta la donna all’esasperazione, ed è qui che la situazione si ribalta e arriva il colpo di scena inaspettato, che non è tanto quello legato ai fatti - sì, c’è anche quello - ma, per me, quello legato ai sentimenti. Sempre brillante e geniale Hitchcock, maestro del brivido e delle atmosfere inquietanti, certo, oltre che sottile nel giocare con le personalità e nel sottolineare il lato oscuro dell’animo umano. Il regista si sofferma sul personaggio, inquietante e decisivo, della governante, morbosamente attaccata allo spettro di Rebecca: forse questa rappresentava tutto ciò che lei non è potuta essere, e l’invidia che spesso porta all’odio ha portato lei alla “passione”, all’attaccamento eccessivo? O forse rimpiange gli antichi fasti di Manderley attribuendoli, giustamente, alla prima moglie, la quale dava particolare importanza alle apparenze e alla mondanità? O forse ella è solo preda di un’insana e inspiegabile ossessione/patologia, che traspare dal suo volto duro e cupo?
 

alessandra

Lunatic Mod
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Ho visto anche Moonlight, altro genere ovviamente...ma bellissimo!
 

alessandra

Lunatic Mod
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Moonlight - commento con spoiler

Non è facile essere omosessuali in un quartiere di Miami dominato dalla delinquenza e dalla violenza fisica o verbale. Non è facile nemmeno sopravvivere, soprattutto se hai dieci anni, non sai ancora cosa significhi essere gay ma percepisci di essere diverso dagli altri, e se per caso non dovessi percepirlo ci pensano i tuoi coetanei a renderti la vita impossibile, a picchiarti, a “bullizzarti”, diremmo noi; ci pensa tua madre tossicodipendente, che ti urla contro, non si cura di te e ti deride amaramente alle spalle. Per fortuna ci sono Juan e Teresa, e poi solo Teresa, da cui Chiron/Little - al quale è stato appioppato un soprannome che è dispregiativo sulla bocca dei compagni e tenero su quella di Juan - può rifugiarsi e parlare. Juan muore, ma nessuno dirà come: non è strano morire giovani, da quelle parti.
Questa è la prima parte, dedicata all’infanzia di Chiron; la seconda, e decisiva per il suo futuro (a volte basta un episodio per cambiare la nostra vita) è dedicata alla sua adolescenza,
periodo in cui Chiron/Black (così lo chiama Kevin, il suo unico amico) farà le sue scoperte sessuali e sentimentali, in un mondo sempre più ostile anche per via della madre che via via diviene sempre più ingestibile.
Nella terza parte, Black è diventato uomo. E’ qui che arriva la resa dei conti: cosa è diventato lui e cosa è diventato Kevin? Sono entrambi infelici: il protagonista ha soffocato se stesso dentro una vita di delinquenza e spaccio, Kevin dentro una vita “politicamente corretta”. La madre di Black, in fase di disintossicazione, cerca di ricucire il rapporto col figlio, ma non è facile riparare ai danni fatti.
Un film che è una cruda poesia, a tratti disturbante in maniera quasi insopportabile, soprattutto nei momenti in cui la madre inveisce contro Chiron - raramente registi e autori rendono la figura materna così sgradevole, e infatti anche qui c’è un pentimento - infliggendogli ulteriori umiliazioni, alternando sfuriate incredibili a fugaci momenti di affetto.
L’amore può dare però una flebile speranza, forse non di cambiare vita o di ricucire fili ormai spezzati, ma di aggrapparsi a un sentimento che non si è mai affievolito.
Bellissimo.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Qui lascio ancora aperto, isola deve ancora vedere The silent man e se ci riesco anch'io. Intanto vado ad aprire il prossimo 3d di proposte.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Tolgo dal rilievo, nel caso isola voglia ancora vedere The silent man (io per ora ci rinuncio) e vado ad aprire il prossimo :wink:
 
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