Weil, Simone - Pensieri in disordine sull'amore di Dio

Minerva6

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Sono arrivata a leggere questo libro per caso, ho trovato un post qui sul forum in cui si parlava dall'autrice e sono rimasta colpita dalla sua storia, in particolare dalla sua conversione religiosa dopo la sua fase anarchica e marxista. La Weil è stata soprattutto una filosofa, morta giovane all'età di 34 anni, che decise di abbandonare l'insegnamento per diventare operaia e rendersi conto dal vivo delle condizioni di lavoro nelle fabbriche. È stata molto attiva dal punto di vista politico e sociale ma ad un certo punto della sua vita si è resa conto di essere attratta dalla figura di Cristo e in particolare dalla sua croce che sarà un punto di riferimento per le sue opere.
In questa breve opera che ho letto sono compresi diversi scritti che affrontano il tema religioso ma sempre anche da un punto di vista filosofico e che fanno riflettere sul ruolo di Dio, della fede e della chiesa.
Mi trovo in un periodo in cui ho bisogno di qualcosa a cui aggrapparmi e ho voluto provare a capire come sia possibile credere così all'improvviso, visto che Simone era inizialmente atea (io non lo sono del tutto, a volte penso che un entità superiore forse potrebbe davvero esistere ma non ho ancora avuto il dono della fede, pur avendo ricevuto i primi sacramenti cattolici). Ho trovato interessante la lettura ma anche non sempre di immediata comprensione e purtroppo non mi è bastata per far accendere anche in me la sacra scintilla :boh:.
 
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Minerva6

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citazioni

Un'altra conseguenza dell'infelicità è quella di rendere poco a poco l'anima sua complice, iniettandovi un veleno di inerzia: chiunque sia stato infelice a lungo, è complice della sua infelicità. Tale complicità rende vano ogni sforzo che l'infelice potrebbe fare per migliorare la sua sorte, ostacola la ricerca dei mezzi idonei a liberarsi dell'infelicità, giunge addirittura a uccidere in lui il desiderio di liberarsene. L'infelice allora resta imprigionato nell'infelicità, tanto che gli altri possono pensare che sia soddisfatto della sua situazione.

Spesso succede che coloro che sono stati infelici siano diventati prigionieri della menzogna come di un vizio, tanto da aver perso del tutto il senso stesso della verità.
 
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