Maillart, Ella - La via crudele. Due donne in viaggio dall'Europa a Kabul

qweedy

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"Nel giugno del 1939 due giovani donne abbandonano l'Europa per partire a bordo di una Ford verso il Sol Levante. Il loro itinerario si dipana lungo l'Italia, la Jugoslavia, la Bulgaria, la Turchia, l'Iran e l'Afghanistan. Ma accanto a quello geografico le due donne seguono anche un secondo percorso, avventurandosi nel segreto della propria anima alla ricerca di nuovi equilibri. Un cammino segnato dal contrasto fra due diverse personalità: accanto all'autrice, prototipo di donna forte e liberata, viaggia infatti, nascosta sotto lo pseudonimo di Christina, una creatura fragile, Annemarie Schwrzenbach. Anche lei scrittrice, Christina tenta la strada più difficile: quella che potrebbe distoglierla dall'autodistruttività delle proprie scelte."

E' il racconto di un viaggio lungo e sorprendente che due amiche, le scrittrici e viaggiatrici Ella Maillart e Annemarie Schwarzenbach, forte e serena la prima, fragile ed eternamente sofferente la seconda,intraprendono nell’estate del 1939, mentre in Europa si preannuncia l'apocalisse, a bordo di una Ford dall’Europa fino a Kabul, attraversando la valle di Bamiyan, dove visitano anche le due enormi statue di Buddha scolpite nelle pareti di roccia, distrutte nel 2001 dai talebani.

Durante il lungo viaggio, le due donne attraversarono i Balcani, la Turchia, navigarono nel Mar Nero fino a Trebisonda, in Iran visitarono il Kurdistan, le città di Tabriz e Teheran. Saranno le prime donne a seguire la via "del Nord", che passa da Herat per giungere in Afganistan, a contemplare i cieli stellati delle steppe asiatiche con l’auto insabbiata, ad emozionarsi alla veduta delle città sante, a inviare articoli alle rispettive redazioni giornalistiche, a smarrire la strada più di una volta e a incontrare altri viaggiatori lungo la strada per Kabul.

Viaggiatrice inquieta attraverso le terre dell'Asia, scrittrice, giornalista, fotografa, Ella Maillart ha dedicato tutta la sua vita a soddisfare un desiderio di conoscenza che le bruciava sotto la pelle, incapace di fermarsi se non per rivivere, quasi per raddoppiare le proprie avventure attraverso la scrittura; una scrittura essa stessa senza fronzoli letterari, scabra e rapidissima come la sua movimentata esistenza.

Mi ha colpito come, alla vigilia di tutto quanto accadrà in Europa nel 1939, due giovani donne ricche e intraprendenti, viaggiano da sole in auto fino a Kabul. Ella Maillart nel 1924 ha partecipato alle Olimpiadi di Parigi, mentre la sua grande fama come viaggiatrice si costruisce negli anni trenta e quaranta quando viaggia in Unione Sovietica, Asia centrale, Cina, Kashmir, Afghanistan e India.
 
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