Stone, Oliver - Natural Born Killers



Titolo originale: Natural Born Killers
Nazione: Usa
Anno: 1994
Genere: Drammatico
Durata: 120'
Regia: Oliver Stone
Cast: Woody Harrelson, Juliette Lewis, Robert Downey Jr., Tommy Lee Jones, O-Lan Jones, Ed White, Richard Lineback, Lanny Flaherty, Carol-Renee Modrall, Ashley Judd
Produzione: Jane Hamsher, Don Murphy, Clayton Townsend
Distribuzione: Warner Home Video

Assassini nati è un film del 1994 diretto dal regista premio Oscar Oliver Stone, interpretato da Juliette Lewis e Woody Harrelson.
La sceneggiatura originaria del film venne scritta da Quentin Tarantino, ma modificata radicalmente da Oliver Stone, Richard Rutowski e David Veloz, al punto che Tarantino decise di prenderne le distanze pubblicamente e chiese addirittura di togliere il suo nome dai titoli.
Nelle intenzioni di Tarantino il film avrebbe dovuto mescolare violenza a dialoghi brillanti secondo una trama complessa e ricca di riferimenti all'avantpop, un po' sulla falsariga di quanto proposto con i suoi Le Iene e Pulp Fiction. Stone invece preferì incentrare l'oggetto del film tutto sul rapporto tra i media e la violenza che si alimentano vicendevolmente secondo un meccanismo perverso.
Il film fu criticato da parte della stampa e dell'opinione pubblica a causa del contenuto esplicito di violenza che avrebbe lasciato in secondo piano il messaggio di forte critica della stessa, che pure è evidente nelle intenzioni dell'autore.
Il film uscì negli Stati Uniti il 26 agosto 1994, mentre in Italia il 29 agosto dello stesso anno, alla mostra di Venezia.
Il 30 luglio 1996 uscì in VHS, Natural Born Killers (Director's Cut), la versione home video comprendente una serie di scene tagliate per l'uscita nelle sale cinematografiche. In questa versione si ritrovano tutte le parti che erano state tagliate per evitare l'applicazione dei divieti più restrittivi della censura americana. In aggiunta a queste, lo stesso Oliver Stone, pensò di montare anche quelle scene che, per l'uscita nelle sale, erano state escluse prediligendo una forma più asciutta. Applicandosi un metro differente in ogni Paese per la determinazione dei divieti, ci sono in effetti piccole variazioni tra ciò che è uscito nelle sale italiane (con meno censure rispetto agli Stati Uniti e un divieto limitato ai minori di 14 anni) e ciò che è circolato in altri Paesi. Oggi, anche in Italia, è in commercio il DVD nel quale si è mantenuto il "taglio largo" dato alla versione home video e si è aggiunto anche un finale alternativo oltre ad immagini extra come quelle montate esclusivamente per il video Burn dei Nine Inch Nails.
Con un montaggio a tratti schizofrenico e l'uso dei più disparati formati di pellicola (pare ne siano stati utilizzati addirittura 18 tra 35mm, 16mm, 8mm, videocassette, super 8mm, ecc.) e registri stilistici (ci sono parti a cartone animato, in forma di sit-com, di programma televisivo e altro), Oliver Stone torna sul tema della violenza, già al centro di almeno un paio dei suoi film precedenti: Platoon (1986) e Nato il quattro luglio (1989). Però, mentre in queste due pellicole era stato molto attento agli effetti della violenza, mostrandola realisticamente, in Assassini nati la violenza viene "elaborata per avere un effetto satirico". La satira, come ebbe a dire Stone, è il mezzo migliore per spiegare il messaggio del film secondo il quale "viviamo in un'epoca in cui i media rincorrono la violenza" per cui per ogni delitto che si commette dovremmo farci una sorta di esame di coscienza e chiederci quanto non ne siamo parzialmente responsabili noi stessi, come soggetti, e come società.
Stone disse anche di aver lavorato al film come un bambino che schizza colori su di una tela: "Non mi sono autocensurato". Questo spiega la forma particolare con cui il film è stato realizzato e presentato e che ha fatto dire al suo produttore che questo è "il più grande film sperimentale mai realizzato". Tra le particolarità del film spicca un montaggio a tratti talmente veloce da lasciare alcuni fotogrammi o piccoli spezzoni come vere e proprie "immagini subliminali".
Altra particolarità sono gli "sfondi psicologici". Il montatore Hank Corwin ha rivelato che inizialmente Oliver Stone voleva utilizzare dei paesaggi classici, a sfondo naturale. In seguito la troupe gli propose di utilizzare degli sfondi che riflettessero le emozioni e i pensieri del cervello umano. Stone dette il via libera a questa idea promuovendo tutte le altre libere iniziative che fossero sorte anche in fase di lavorazione. Questo rese i 56 giorni di riprese piuttosto caotici ma anche creativi e frenetici, come era appunto nelle intenzioni dell'autore che desiderava trasferire queste stesse caratteristiche sul prodotto finale.
Un episodio che aiuta a capire l'atmosfera respirata durante le riprese è legato ad un incidente casuale avvenuto in scena, quando Mallory si ribella al tentativo di violenza del detective Scagnetti. Juliette Lewis, nel reagire con violenza, ruppe sul serio il naso a Tom Sizemore.Il regista Oliver Stone, dinanzi al naso rotto di Sizemore non fermò le riprese, anzi reagì positivamente gridando: "Non tagliare! Continua! Continua! Finché non muori, continua!".
La prima sceneggiatura (con il titolo di Thrill Killers) venne fornita al regista Oliver Stone da Quentin Tarantino, allora agli esordi, ma già segnalatosi grazie al successo di Una vita al massimo di Tony Scott.
Quando per la prima volta Stone lesse il copione pensò di farne un film d'azione. Alla fine della prima metà della fase di riprese, il contenuto era piuttosto distante da quello che sarebbe poi stato il film. Questo perché Stone dopo diverse rielaborazioni decise di rendere centrale la tematica violenza/media e lasciare il resto sullo sfondo.
Nella versione definitiva del film non è rimasto quasi nulla della sceneggiatura originale di Quentin Tarantino, venduta per 400.000 dollari: solo i personaggi principali (il detective Scagnetti è un personaggio ricorrente delle sceneggiature di Tarantino, ma appare solo in questa pellicola) e alcune situazioni.
Lo sceneggiatore, in polemica col regista Oliver Stone, asserisce di non aver mai visto il film per intero. Si dice anche che la controversia abbia scatenato una rissa fra i due in un bar: Tarantino, offeso dallo stravolgimento della trama e soprattutto del finale, avrebbe colpito Stone con un pugno causandogli la frattura del setto nasale. Stone, tuttavia, secondo le regole contrattuali non aveva commesso nulla di illegale.
L'idea dei killer che uccidono lungo la route 66, venne a Stone dopo una ricognizione in cerca di location. In quella situazione, per via dei funghi che avevano mangiato, il regista e la revisionista del copione Deirdre Horgan, guidavano in maniera molto disattenta, così tanto che attirarono le attenzioni dei poliziotti. Le scene su pellicola dove il poliziotto bracca Mickey e Mallory mostrano realmente il poliziotto che inseguiva l'auto di Oliver Stone.
Riguardo al titolo, Assassini nati, Stone cita molto spesso il romanzo A sangue freddo di Truman Capote, dove la parola viene usata per la prima volta.
Nel film sono presenti attori del calibro di Woody Harrelson, Juliette Lewis e Robert Downey Jr.. Per scegliere il suo "Mickey Knox", Oliver Stone faticò parecchio, perché secondo lui a Hollywood non c'era una persona in grado di poter cogliere perfettamente la psicologia dell'efferato assassino protagonista. Questo sino a quando non vide Woody Harrelson, che Stone scelse a prima vista perché "aveva uno strano sorriso" e "aveva visto la violenza in lui". Stone apparve ad Harrelson come un telepate, perché suo padre era stato realmente un assassino; secondo la mentalità del regista, i geni violenti del padre erano stati ereditati da Woody, l'unico in grado di interpretare Mickey.
Diversa fu la situazione con Juliette Lewis. In quel caso, il regista rimase stupito - nonostante continuasse a pensare che "ci fosse qualcosa che non andava". Stone rimase abbacinato dal talento della Lewis perché secondo lui non recitava come recita normalmente una donna. Concluse "non credo le piaccia la recitazione standard, vuole provare sempre nuove esperienze sul set: e interpretare Mallory è una di quelle!".
La colonna sonora del film comprende brani di diverso genere: si spazia dal blues all'hip hop al rock al metal e all'etnico: spiccano svariati artisti come Leonard Cohen, Patti Smith, i Nine Inch Nails e Dr. Dre. Altra particolarità della colonna sonora (sulla falsariga delle colonne sonore dei film di Quentin Tarantino) sono dei dialoghi estratti dal film che si intercalano più volte tra un brano ed un altro.
Assemblata da Trent Reznor dei Nine Inch Nails, la colonna sonora del film di Stone è capace di ricreare l'atmosfera allucinante del film. Il background sonoro dei brani "violenti" di Leonard Cohen riesce nell'intento di trasmettere un'atmosfera di follia ed estraniamento, quasi meglio del film.
Tommy Lee Jones fu entusiasta di recitare in Assassini nati, anche perché aveva già collaborato con Stone in diverse occasioni; ma l'attore ammette che questa fu la volta in cui "recitò come non aveva mai recitato". Il personaggio di da lui interpretato è quello più fumettistico di tutta la pellicola: "una persona poco elegante, con una cravatta a pois ed un taglio alla Studebaker del '57" - dice Jones, a proposito di McClusky, il suo personaggio. Jones si divertì parecchio durante la lavorazione del film: fu lui a decidere l'abbigliamento ed il taglio di capelli del rude guardiano del penitenziario.
Per quanto riguarda la scelta di Tom Sizemore, Stone disse ironicamente di stare creando un tavolo con cinque gambe: c'erano Woody Harrelson, Juliette Lewis, Robert Downey Jr. e Tommy Lee Jones a renderlo stabile; e Sizemore sarebbe stata la quinta gamba traballante.
Nel montaggio originale apparivano sia Ashley Judd che Dennis Leary, famoso comico statunitense. Ashley Judd era la protagonista di una scena ambientata durante il processo a Mickey e Mallory, durante la quale veniva uccisa da Mickey con una matita. Dennis Leary invece interpretava un maniaco schizofrenico che spiegava perché nella civiltà di oggi molte persone arrivano all'omicidio. Entrambe le scene vennero tagliate perché Stone le vedeva in contrasto col resto del film.
 
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Masetto

New member
Prendo alcune righe da Wikipedia che mi sento di sottoscrivere:

<< Le critiche del film si schierarono per lo più contro di esso, accusandolo di essere pretenzioso. Jim Emerson definì il film come il più "morto dal punto di vista psicologico e codardo di tutti i tempi. Non è che non abbia il coraggio delle sue convinzioni: è che non ha convinzioni. È solamente un pacchetto in cui vediamo amalgamati tutti i prodotti di MTV, ai quali si aggiunge una pesante dose di inutile ironia". Emerson accusò Stone di aver definito il suo film una satira, perché aveva perso l'obiettivo della satira: il punto di vista. "Alla fine, l'unica idea presente nel film è che i giornalisti televisivi sono gli esseri umani più meschini, ancora peggiori dei serial killer" — dice Emerson — "e sarebbe una posizione piuttosto provocante da prendere, ma non viene presa".
Un altro punto del pensiero di Stone contro cui Emerson si schierò fu: "Stone ha detto che Assassini nati è una condanna ai media che glorificano ed ingigantiscono la violenza: sorge un problema: il film non fa esattamente la stessa cosa, pretendendo però di criticare questo aspetto?".
Ed è forse quest'ultimo punto sul quale si incentrano le critiche più pesanti. Può un messaggio risultare credibile ed efficace quando si serve a piene mani di ciò che è oggetto della sua stessa critica? Fino a che punto si può parlare di satira? E in ogni caso il linguaggio della satira è sempre universalmente decifrabile o non implica forse il rischio che parte del pubblico (magari quella parte intellettualmente meno pronta, rappresentata soprattutto dai più giovani) recepisca solo i messaggi più immediati e superficiali (in questo caso che fama, divertimento e impunità si possono ottenere con violenza e assassini) piuttosto che quelli reconditi, già ampiamente esplicitati? >>

In effetti nel film la "mitizzazione" dei due protagonisti non è dovuta ai soli media: la storia si conclude addirittura col loro trionfo. Stone vuol criticare i media perchè esaltano la violenza, e la esalta anche lui per suo proprio conto!! :roll:
 
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Sant'uomo

Mac Member
Grande film! uno dei miei preferiti! soprattutto perchè amo Oliver Stone e il suo modo di "CREARE"!!!:D spesso guardo i film con occhio troppo tecnico, e non riesco a valutarli in modo sano, ma i suoi sono talmente curati che mi trasportano!!!
 

darida

Well-known member
Mmmm ai miei figli piace molto, per me e' eccessivo,mi agita,metterei una patata in bocca a quella sbraitona della Lewis :mrgreen: mi basta la passione per quello svarionato di Tarantino :wink:
 
G

giovaneholden

Guest
Brillantissimo film,eccessivo come molte delle cose di Oliver Stone,ma di grande acutezza e genialità.Guardate la falsa sit com,è un capolavoro assoluto!
 
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