Film drammatico-storico del 2018 diretto da Mike Newell, distribuito da Netflix e tratto dall'omonimo romanzo.
Juliet, giovane scrittrice agli esordi, riceve una lettera da Dawsy Adams, abitante dell'isola di Guernzey, che le chiede un libro difficile da reperire nell'isola ed utile per il suo gruppo di lettura. Questo gruppo ha un nome lunghissimo e stranissimo, sembra quasi uno scioglilingua: "il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernzey". Ovvio che Juliet, leggendolo, vuole saperne di più. La storia di cui Adams le scrive la colpisce al punto che la giovane scrittrice annulla tutti gli impegni promozionali e parte per l'isola con l'iniziale unico intento di conoscerne i protagonisti, gli abitanti. Una volta lì, però, trova un ambiente ben diverso da quello che si aspettava: un'isola in cui la guerra, finita da poco sulla carta, è ancora presente con strascichi dolorosi e drammatici.
Un film molto ben fatto, a tratti forse un po' lento, ma di certo delicato e molto profondo. Mi è piaciuto il fatto che non si sia voluto strafare, rendere la storia troppo sdolcinata o strappalacrime, perché la si sarebbe forse snaturata e banalizzata. Così com'è, invece, il film risulta sobrio e discreto nella sua drammaticità. Lo consiglio.
Juliet, giovane scrittrice agli esordi, riceve una lettera da Dawsy Adams, abitante dell'isola di Guernzey, che le chiede un libro difficile da reperire nell'isola ed utile per il suo gruppo di lettura. Questo gruppo ha un nome lunghissimo e stranissimo, sembra quasi uno scioglilingua: "il club del libro e della torta di bucce di patata di Guernzey". Ovvio che Juliet, leggendolo, vuole saperne di più. La storia di cui Adams le scrive la colpisce al punto che la giovane scrittrice annulla tutti gli impegni promozionali e parte per l'isola con l'iniziale unico intento di conoscerne i protagonisti, gli abitanti. Una volta lì, però, trova un ambiente ben diverso da quello che si aspettava: un'isola in cui la guerra, finita da poco sulla carta, è ancora presente con strascichi dolorosi e drammatici.
Un film molto ben fatto, a tratti forse un po' lento, ma di certo delicato e molto profondo. Mi è piaciuto il fatto che non si sia voluto strafare, rendere la storia troppo sdolcinata o strappalacrime, perché la si sarebbe forse snaturata e banalizzata. Così com'è, invece, il film risulta sobrio e discreto nella sua drammaticità. Lo consiglio.