Parole stonate 14

alessandra

Lunatic Mod
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Eccoci!!
Questo è il 14° appuntamento con le nostre Parole stonate, il che significa che questo breve ciclo ricomincia da capo: chi vuol farlo propone un testo di canzone e poi, quando abbiamo raggiunto un numero sufficiente di proposte, le commentiamo.

Attendo....
 

SALLY

New member
Eccomi..con questa canzone dell'era mesozoica :mrgreen: erano i tempi delle prime sperimentazioni musicali con i sintetizzatori.

Figure di cartone - Le Orme


In un mondo strano tutto tuo

Fatto di figure di cartone

E di tante bambola di stoffa, vivi tu



Vivi chiusa in quelle quattro mura

Non ricordi chi ti ci ha portato

E conosci solo chi ora gioca con te



Tu non hai le ansie del futuro

Per te il tempo non ha più valore

Ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai



E nei tuoi sogni

Parli con gli angeli




In un cerchio chiuso di pazzia

Hai perduto la tua giovinezza

Come un fiore tolto dal suo ramo a primavera



Dai un nome a tutte le farfalle

E confessi al vento i tuoi amori

Danzi sola nei corrido i vuoti quando è sera



Stringi forte al petto il tuo cuscino

E sul muro bianco si disegna

Il profilo di una donna con il suo bambino



E cosi, felice ti addormenti
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
E leggendo il testo di Sally...impossibile non pensare a questa :)

Quando la sera colora di stanco dorato tramonto le torri di guardia,
la piccola Ophelia vestita di bianco va incontro alla notte dolcissima e scalza,
nelle sue mani ghirlande di fiori e nei suoi capelli riflessi di sogni,
nei suoi pensieri mille colori di vita e di morte, di veglia e di sonno.

Ophelia, che cosa senti quando la voce dagli spalti
ti annuncia che è l'ora già e il giorno piano muore.
Ophelia che vedi dentro al verde dell'acqua del fossato,
nei guizzi che la trota fa cambiando di colore?

Perchè hai indossato la veste più pura, perchè hai disciolto i tuoi biondi capelli?
Corri allo sposo, hai forse paura che li trovasse non lunghi, non belli?
Quali parole son sulle tue labbra, chi fu il poeta o quale poesia?
Lo sa il falcone nei suoi larghi cerchi o lo sa sol la tua dolce pazzia?

Ophelia, la seta e le ombre nere ti avvolgono leggere,
ma dormi ormai e sentirai cadenze di liuto...
Ophelia non puoi sapere quante vicende ha visto il mondo,
ma forse sai e lo dirai con magiche parole...
Ophelia le tue parole al vento si perdono nel tempo,
ma chi vorrà le troverà in tintinnii corrosi...
Ophelia, lalalalalalala...
 

ariano geta

New member
Il nostro caro angelo (musica di Lucio Battisti, testo di Mogol)

La fossa del leone
è ancora realtà.
Uscirne è impossibile per noi,
è uno slogan falsità.
Il nostro caro angelo
si ciba di radici e poi
lui dorme nei cespugli sotto gli alberi,
ma schiavo non sarà mai.
Gli specchi per le allodole
inutilmente a terra balenano ormai,
come prostitute che nella notte vendono
un gaio cesto di amore che amor non è mai.
Paura e alienazione
e non quello che dici tu.
Le rughe han troppi secoli oramai,
truccarle non si può più.
Il nostro caro angelo
è giovane lo sai,
le reti il volo aperto gli precludono
ma non rinuncia mai.
Cattedrali oscurano
le bianche ali (bianche non sembran più).
Ma le nostre aspirazioni il buio filtrano
traccianti luminose gli additano il blu.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Niente? Ok, partiamo con la prima!

Figure di cartone - Le Orme


In un mondo strano tutto tuo

Fatto di figure di cartone

E di tante bambola di stoffa, vivi tu



Vivi chiusa in quelle quattro mura

Non ricordi chi ti ci ha portato

E conosci solo chi ora gioca con te



Tu non hai le ansie del futuro

Per te il tempo non ha più valore

Ciò che hai fatto ieri tu domani rifarai



E nei tuoi sogni

Parli con gli angeli




In un cerchio chiuso di pazzia

Hai perduto la tua giovinezza

Come un fiore tolto dal suo ramo a primavera



Dai un nome a tutte le farfalle

E confessi al vento i tuoi amori

Danzi sola nei corridoi vuoti quando è sera



Stringi forte al petto il tuo cuscino

E sul muro bianco si disegna

Il profilo di una donna con il suo bambino



E cosi, felice ti addormenti
 

ariano geta

New member
Un testo poetico. La figura femminile di cui parlano sembra avere i connotati di una donna affetta da problemi mentali che ne hanno impedito lo sviluppo e la maturazione (almeno così interpreto il "cerchio chiuso di pazzia" in cui ha "perduto" la giovinezza e le "quattro mura" in cui è stata rinchiusa senza neppure ricordare da chi).
Però non c'è drammaticità nelle parole, sembrano quasi consolatorie.
 

SALLY

New member
Mi è sempre piaciuta questa delle Orme, un pò per la musica progressive, sperimentale all'epoca e il testo, sebbene fosse stato il lato B del 45 giri (il lato A era "Giochi di bimba") ne ero affascinata, anche se piccola, avevo letto "Le libere donne di Magliano" di Mario Tobino, e da piccoli queste cose rimangono impresse nelle memoria, così il libro, così il disco....inoltre la melodia è talmente delicata e adatta al tema che lo rende persino più "leggero".
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Ci sono anche io

Giudizi universali di Samuele Bersani

Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane
Ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Liberi com'eravamo ieri, dei centimetri di libri sotto i piedi
Per tirare la maniglia della porta e andare fuori
Come Mastroianni anni fa
Come la voce guida la pubblicità
Ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già
Troppo cerebrale per capire che si può star bene senza calpestare il cuore
Ci si passa sopra almeno due o tre volte i piedi come sulle aiuole
Leviamo via il tappeto e poi mettiamoci dei pattini per scivolare meglio sopra l'odio
Torre di controllo, aiuto, sto finendo l'aria dentro al serbatoio
Potrei ma non voglio fidarmi di te
Io non ti conosco e in fondo non c'è
In quello che dici qualcosa che pensi
Sei solo la copia di mille riassunti
Leggera, leggera si bagna la fiamma
Rimane la cera e non ci sei più
Vuoti di memoria, non c'è posto per tenere insieme tutte le puntate di una storia
Piccolissimo particolare, ti ho perduto senza cattiveria
Mangiati le bolle di sapone intorno al mondo e quando dormo taglia bene l'aquilone
Togli la ragione e lasciami sognare, lasciami sognare in pace
Libero com'ero stato ieri ho dei centimetri di cielo sotto ai piedi
Adesso tiro la maniglia della porta e vado fuori
Come Mastroianni anni fa, sono una nuvola, fra poco pioverà
E non c'è niente che mi sposta o vento che mi sposterà
Potrei ma non voglio fidarmi di te
Io non ti conosco e in fondo non c'è
In quello che dici qualcosa che pensi
Sei solo la copia di mille riassunti
Leggera, leggera si bagna la fiamma
Rimane la cera e non ci sei più e non ci sei più e non ci sei e non ci sei
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Il mutevole abitante del mio solitario involucro (Silvia Salemi)

Il bambino nascosto
è il buffone del posto
è narciso dimesso
l'artista riflesso che scappa via
dal labirinto di specchi
è il fantasma in catene
con la veste bianchina,
giallina, azzurrina stirata bene
l'acquaiolo ubriaco
pecorelle e pastore
odia il canto del gallo
le mosche, l'inverno odia pure me
l'alberello del bene
l'alberello del male
può cambiarmi la faccia, la forma, l'umore
ma che cos'è?
il mutevole abitante del mio solito involucro
chi è l'inquilino che si serve del mio aspetto romantico?
chi è? chi è?
l'angelo...
un angelo certo! un angelo certo
dove sarà lo spirito,
la vita che resta
che resta anche dopo di me?
il mutevole abitante del mio solito involucro
chi è?
e quando parlo da sola
quella lì è la sua voce
e dice tutte le cose
che sogna di dire e non dice mai
é il leone e il lombrico
é il nemico e l'amico
è il don Chisciotte perdente
con cui strafottente non parli più
perché mi sembra di capire
che tu gli manchi da morire
e pensa a te
il mutevole abitante del mio solito involucro
chi è
l'affittuario che si serve del mio spazio genetico?
chi è? chi è? chi è?
l'angelo...
un angelo certo! un angelo certo
dove sarà lo spirito,
la vita che resta e che resta,
che resta anche dopo di me?
il mutevole abitante del mio solito involucro
chi è?
quando parlo da sola...
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Eccomi..con questa canzone dell'era mesozoica :mrgreen: erano i tempi delle prime sperimentazioni musicali con i sintetizzatori.

Figure di cartone - Le Orme
Non conoscevo questa canzone, è toccante.
Penso ad una donna rinchiusa in un ospedale psichiatrico, penso a cosa l'ha condotta lì, alla sua storia.
 

alessandra

Lunatic Mod
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Figure di cartone

Ho sentito qualche volta questo pezzo, ma non lo ricordo. Bellissimo testo, in pochi versi viene tratteggiata una protagonista anomala, che sicuramente ha problemi psichiatrici eppure sembra aver trovato il modo di esprimere la sua personalità. Le è stata negata una vita simile a quella degli altri, ma questo ha importanza per lei?
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Cambiamo testo anche se non argomento...


Quando la sera colora di stanco dorato tramonto le torri di guardia,
la piccola Ophelia vestita di bianco va incontro alla notte dolcissima e scalza,
nelle sue mani ghirlande di fiori e nei suoi capelli riflessi di sogni,
nei suoi pensieri mille colori di vita e di morte, di veglia e di sonno.

Ophelia, che cosa senti quando la voce dagli spalti
ti annuncia che è l'ora già e il giorno piano muore.
Ophelia che vedi dentro al verde dell'acqua del fossato,
nei guizzi che la trota fa cambiando di colore?

Perchè hai indossato la veste più pura, perchè hai disciolto i tuoi biondi capelli?
Corri allo sposo, hai forse paura che li trovasse non lunghi, non belli?
Quali parole son sulle tue labbra, chi fu il poeta o quale poesia?
Lo sa il falcone nei suoi larghi cerchi o lo sa sol la tua dolce pazzia?

Ophelia, la seta e le ombre nere ti avvolgono leggere,
ma dormi ormai e sentirai cadenze di liuto...
Ophelia non puoi sapere quante vicende ha visto il mondo,
ma forse sai e lo dirai con magiche parole...
Ophelia le tue parole al vento si perdono nel tempo,
ma chi vorrà le troverà in tintinnii corrosi...
Ophelia, lalalalalalala...
 

ariano geta

New member
Mi ha fatto pensare al quadro dedicato a Ophelia da John Everett Millais (questo:
MIllais_Ofelia.jpg
). Sembra quasi una canzone ispirata al quadro, oltre che ovviamente al testo teatrale shakespeariano. Anche in questo caso parole molto poetiche, compassionevoli.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Bellissimo il commento di ariano, il dipinto poi è stupendo, non saprei cosa aggiungere.
La storia di Ofelia mi affascina e mi commuove tantissimo.
 

SALLY

New member
E' vero, mi unisco anch'io al commento di Ondine, Ariano ha colto in pieno la simbiosi tra il quadro e la canzone, sembra scritta osservandolo!
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Prossimo testo!

Il nostro caro angelo (musica di Lucio Battisti, testo di Mogol)

La fossa del leone
è ancora realtà.
Uscirne è impossibile per noi,
è uno slogan falsità.
Il nostro caro angelo
si ciba di radici e poi
lui dorme nei cespugli sotto gli alberi,
ma schiavo non sarà mai.
Gli specchi per le allodole
inutilmente a terra balenano ormai,
come prostitute che nella notte vendono
un gaio cesto di amore che amor non è mai.
Paura e alienazione
e non quello che dici tu.
Le rughe han troppi secoli oramai,
truccarle non si può più.
Il nostro caro angelo
è giovane lo sai,
le reti il volo aperto gli precludono
ma non rinuncia mai.
Cattedrali oscurano
le bianche ali (bianche non sembran più).
Ma le nostre aspirazioni il buio filtrano
traccianti luminose gli additano il blu.
 

SALLY

New member
E' una canzone, questa di Battisti / Mogol, semplicemente stupenda, tutto l'albun in realtà si riferisce alla ricerca dell'essenza dell'uomo, all'avvicinarsi alla natura e non cadere in trappole consumistiche e bigotte, "Il nostro caro Angelo" è riferito principalmente alla chiesa, all'ipocrisia della chiesa, mentre la spiritualità dell'uomo è molto più vera , più semplice e più pura.
 

Ondine

Logopedista nei sogni
Mi trovo d'accordo con Sally.
Testo ricco di metafore, forse troppe, preferisco i testi meno criptici.
Comunque la copertina dell'album è molto originale, molto figlia dei fiori, credo che sia passata alla storia più della canzone.
 

ariano geta

New member
Sì, penso anch'io che la copertina sia forse sin troppo nota.
Ho proposto questa canzone perché non è tra le più note di Battisti, però ha un contenuto molto spirituale a partire dall'allusione all'"angelo". Sono d'accordo che sia un po' criptico, infatti mi incuriosiva sapere cosa ci vede ognuno di voi nelle parole di Mogol.
 
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