Cossery, Albert - I fannulloni della valle fertile

El_tipo

Surrealistic member
Eccoci alle prese con un Libro assolutamente insolito. I fannulloni della valle fertile potrebbe essere considerato un romanzo realistico e paradossale nello stesso tempo, ambientato nella periferia di un Egitto post bellico e quasi irreale.
La storia è quella di una famiglia di soli uomini che passano la loro giornata a dormire e senza prendere alcuna iniziativa, una sorta di Oblomov mediorientali.
I primi capitoli sembrano essere piccoli racconti senza una vera conclusione o morale, quasi scollegati, solcati da una pseudoironia tragica. Piano piano si costruisce una vicenda attorno al protagonista Serag, il secondogenito della famiglia, che scuote tutti gli equilibri manifestando l'idea di voler cercare lavoro in città. La proposta, quasi un affronto per il fratello maggiore Galad che trascorre la sua vita senza mai alzarsi dal letto, e per l'altro fratello Rafik, viene accolta con scetticismo. Secondo qualcuno questa inattività deve essere interpretata come trasposizione concetti quali la paura dell'altro uomo e la sfiducia nel progresso.
Probabilmente ci sono dei collegamenti che mi sfuggono, conoscendo poco il contesto. Ho apprezzato, invece, il modo di scrivere e la traduzione.
 
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