Painchaud, Michelle - Al posto tuo: due ragazze, un'identità

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Trama:
Erica Silverman fu rapita all'età di quattro anni. Da allora nessuno l'ha più vista. Sono passati tredici anni, ma i suoi genitori multimilionari non hanno mai smesso di cercarla, e non hanno badato a spese per farlo. Poi, il miracolo accade. Erica ricompare. Ha diciassette anni ora. Anni interi della sua vita sono stati cancellati. è molto provata e arrabbiata. E deve imparare di nuovo chi è e da dove viene. Ma c'è un particolare, di cui quasi nessuno è a conoscenza: lei non è Erica Silverman. Violet è la figlia adottiva del più grande truffatore di Las Vegas. Ha passato la sua intera esistenza a prepararsi a vestire i panni di una ragazza che non ha mai conosciuto. Ha lo stesso gruppo sanguigno di Erica, e, grazie alla chirurgia plastica e all'inganno, anche la sua stessa faccia, il suo stesso corpo e il suo stesso DNA. E poi conosce ogni dettaglio della vita dei Silverman, così come è perfettamente in grado di simulare i sintomi del disturbo post traumatico da stress che le servirà per ingannarli. Perché il piano agghiacciante di suo padre ha uno scopo ben preciso: farla rimanere abbastanza a lungo a casa Silverman per rubare un quadro leggendario di loro proprietà. Ma una volta entrata a far parte, per la prima volta nella sua vita, di una vera famiglia, qualcosa in Violet inizia a incrinarsi. Quando la tua vita è stata plasmata sulla manipolazione e l'inganno, il rischio inevitabile è di perderti nelle tue stesse bugie.

Commento:
Storia gradevole, che si legge in fretta, che però non mi ha convinto fino in fondo. L'introspezione della protagonista e il suo conflitto interiore sono stati delineati abbastanza bene, però mi è mancato quel qualcosa che rende un racconto capace di lasciare il segno. I toni sono tutto sommato stati sempre molto contenuti; il pathos totale si è percepito soltanto quando la protagonista ha preso la decisione finale.
Anche per i personaggi la sensazione è stata di trovarli tutti carini e abbastanza ben strutturati, senza tuttavia conoscerli veramente. Due sole eccezioni: la prima, positiva, Taylor, che spicca per schiettezza e acume; la seconda, negativa, il signor Silverman, che non sono riuscita a capire a che scopo abbia aiutato la protagonista e se lo abbia realmente fatto.
Libro consigliato per chi ha affrontato qualche lettura impegnativa e vuole distrarsi un po', ma non eccessivamente.
 
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