Travaglio, Marco - E' stato la mafia

Tanny

Well-known member
Perché avvelenarci il fegato con queste storie vecchie di oltre vent’anni, con tutti i problemi che abbiamo oggi? La risposta è semplice e agghiacciante: sono storie attuali, come tutti i ricatti che assicurano vita e carriera eterna tanto ai ricattatori quanto ai ricattati. Da ventidue anni uomini delle istituzioni, della politica, delle forze dell’ordine, dei servizi e degli apparati di sicurezza custodiscono gelosamente, anzi omertosamente, i segreti di trattative immonde, condotte con i boss mafiosi le cui mani grondavano del sangue appena versato da Giovanni Falcone, da Francesca Morvillo, da Paolo Borsellino, dagli uomini delle loro scorte, dai tanti cittadini innocenti falciati o deturpati dalle stragi di Palermo, Firenze, Milano e Roma. E su quei segreti e su quei silenzi hanno costruito carriere inossidabili, che durano tutt’oggi... Chi volesse capire perché in Italia tutto sembra cambiare – gattopardescamente – per non cambiare nulla provi a seguire con pazienza il filo di questo racconto. Se, alla fine, avrà saputo e capito qualcosa in più, questo spettacolo e questo libro avranno centrato il loro obiettivo: quello di mettere in fila i fatti per strappare qualche adepto al Ptt, il partito trasversale della trattativa.



L'agghiacciante racconto di una delle pagine più nere della storia repubblicana, sono poche pagine, ma mettono in fila una serie di eventi spesso dimenticati e colpevolmente sottaciuti dai media, assieme al libro c'è pure un dvd dello spettacolo di cui il libro è il copione.
In merito a questo genere di vicende non posso dirmi un esperto ma sono abbastanza informato ed il libro non mi ha certo sorpreso, ma ahimè sono molte le persone che non sanno o si sono dimenticate, fatti come l'uccisione di Falcone e Borsellino e la campagna stragistica di cosa nostra nel continente sono ormai storia e, forse, nelle scuole sarebbe ora di iniziare a studiare questi argomenti.
La storia della trattativa tra lo stato e la mafia è abbastanza controversa e ci sono persone (non sono poche) che la negano o che addirittura la giustificano; recentemente è stato emesso il giudizio di primo grado in merito a questa vicenda, anche se non si tratta di un verdetto definitivo, alla luce di ciò non si può dire che si tratta di un'invenzione.
 
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