Kundera, Milan - L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere

Minnie

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Tomàs è un chirurgo che ha nella vita due grandi passioni: il suo lavoro e le donne. A queste dedica tutto se stesso, senza dubbi o intime lacerazioni. "L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima volta è già la vita stessa?" Tomàs conosce Tereza che, innamorata di lui, gli si offre con dedizione totale. Si amano, si sposano, si posseggono, ma in modo, per entrambi, diverso: Tereza è divorata dalla gelosia e dal desiderio di possesso totale, pur sapendo che Tomàs, tradendola spesso, le è sempre fedele. Dalla Cecoslovacchia, invasa dai Russi, sono costretti a fuggire, ma Tereza non resiste a lungo. "Chi vive all'estero cammina su un filo teso in alto nel vuoto senza la rete di protezione offerta dalla propria terra dove ci sono la famiglia, i colleghi, gli amici, dove ci si può facilmente far capire nella lingua che si conosce dall'infanzia. A Praga Tereza dipendeva da Tomàs soltanto nelle cose del cuore. Qui dipende da lui in tutto. Se lui l'abbandonasse, che ne sarebbe di lei? Deve dunque passare tutta la vita con la paura di perderlo?"
Tereza torna e Tomàs la segue: a Praga conducono adesso una vita da operai improvvisati, tra carri armati e polizia segreta. Lui fa il lavavetri e lei lavora in un bar.

Mi piaceva come titolo, ma dopo letto, ho cambiato idea. Ci incontreremo dopo, nella discussione. Mi sono fermata all'inizio, per non svelare troppo.

M
 
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Fabio

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Io l'ho iniziato da poco. ùdevo dire che mi sta prendendo un sacco. Mi piace seguire i ragionamenti e le paranoie che si tira Tomas.

Come per ogni libro, quando trovo una frase, o un paragrafo che mi piacciono particolarmente, piego l'angolo della pagina. In questo libro ho già segnato due pagine e ne ho lette 22.

Ne riporto una che mi ha molto colpito:
Tomas si diceva: fare l'amore con una donna e dormire con una donna sono due passioni non solo diverse ma quasi opposte. L'amore non si manifesta col desiderio di fare l'amore (desiderio che si applica a una quantità infinita di donne) ma col desiderio di dormire insieme (desiderio che si applica a un'unica donna).

Penso che sarà un bel libro.

Il libro mi ha sconvolto.
Non so se mi è piaciuto o meno.
Il capitolo sulla morte del cane Karenin mi ha commosso.
Capire che alla fine Tomas amava fino alla morte la sua Donna mi ha stupito.
Non reputo (o reputavo, sono in fase di riflessioni :D) possibile il sesso senza l'amore. Mentre Tomas ci fa vedere che il sesso può essere considerato alla stregua di uno sport. Mah, io non ho più un'idea precisa in merito.

Il capitolo sulla morte di Karenin, ripeto, è uno dei più bei e teneri passaggi che abbia mai letto finora.

Il libro in generale mi ha fornito infiniti spunti di riflessione... e per questo ci ho messo una vita a leggerlo.

La visione della vita sentimentale e sessuale di Tomas è (o era) per me una cosa ignobile, orrenda e schifosa.
 
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Minnie

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il libro ha colpito anche me ... all'inizio mi è sembrato impossibile da leggere .. ma poi cerca di entrare nella testa del personaggio .....
 

klaus

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5 aggettivi

5 aggettivi per questo libro: appassionante - significativo - commovente - poetico - indelebile
 

eg1979

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ha ragione Fabio, è un libro che ti sconvolge e non capisci neanche il motivo per cui ti senti così
 
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sweepsy

Crazy anarchist!
L'ho letto abbastanza velocemente (ma forse è un mio vizio con molti libri), e mi è piaciuto perchè, come qualcun'altro ha detto, dà molti spunti di riflessioni. L'ho anche riletto. E diceva qualcuno, è un buon libro quello che merita una seconda lettura (non riesco a ricordare la citazione esatta, ma comunque il concetto è quello).
 
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Fabio

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:cry: :oops: :cry:
Mannaggia, come è possibile che io mi sia già dimenticato quasi completamente un libro così interessante ed importante per capire e capirci?
Spero di rileggerlo al più presto!
 
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sherazade

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L'ho letto anch'io, qualche anno fa. Devo confessare che è uno dei libri che ho amato di più. Bellissimo, magico, coinvolgente. Consigliatissimo
 

elisa

Motherator
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anche io l'ho letto, mi ha appassionato, intenso, pietra miliare, eccetera eccetera però l'ho dimenticato. Completamente dimenticato. Secondo me perchè è un libro "freddo".
 

unglaublich

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E' tra i libri che più amo, non tanto per la trama ma per tutti i pensieri che ha la capacità di scatenare... Dire che ti sconvolge, come molti di voi hanno scritto, è verissimo...
 
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zolla

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uno dei libri che ho amato di più malgrado gli anni che son passati dalla sua lettura ce l'ho bene in mente anche grazie all'ottima trasposizione cinematografica grandissimo libro da leggere assolutamente e come direbbe ettore fieramosca chi non è d'accordo con me peste lo colga! :D
 

klosy

Cicciofila Member
Non ho letto i vostri commenti, perchè questo è il libro che sto leggendo adesso e l'ho cominciato da poco, quindi non voglio farmi influenzare.
Ne ho letto una cinquantina di pagine e mi ha appassionato già dalle prime righe, con una bella riflessione filosofica.
Poi parte il romanzo e mi sta piacendo sempre di più.
Saprò essere più precisa tra qualche giorno, quando l'avrò terminato.
 

klosy

Cicciofila Member
Il libro mi ha sconvolto.
Non so se mi è piaciuto o meno.
Il capitolo sulla morte del cane Karenin mi ha commosso.
Capire che alla fine Tomas amava fino alla morte la sua Donna mi ha stupito.
Non reputo (o reputavo, sono in fase di riflessioni :D) possibile il sesso senza l'amore. Mentre Tomas ci fa vedere che il sesso può essere considerato alla stregua di uno sport. Mah, io non ho più un'idea precisa in merito.

Il capitolo sulla morte di Karenin, ripeto, è uno dei più bei e teneri passaggi che abbia mai letto finora.

Il libro in generale mi ha fornito infiniti spunti di riflessione... e per questo ci ho messo una vita a leggerlo.

La visione della vita sentimentale e sessuale di Tomas è (o era) per me una cosa ignobile, orrenda e schifosa.


Come detto, non ho voluto leggere i vostri commenti prima di aver terminato il romanzo.
L'ho finito alcuni giorni fa e, leggendo le parole di Fabio, in parte il mio giudizio e pensiero è identico al suo.

Spego:
ho voluto aspettare alcuni giorni dopo averlo terminato per lasciare il mio commento, perchè in realtà non so se il libro mi è piaciuto o meno.
Alcuni spunti mi lasciano senza parole, soprattutto la descrizione della leggerezza come pesantezza e l'amore di Tomas per Tereza, che all'inizio del libro non sembra cosi scontato.

Il capitolo sulla morte del cane non mi ha colpito particolarmente, anzi mi sembrava poco azzeccato con il resto del libro, ma forse sono io che non ho saputo interpretarlo.
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Mi son rimasti molto impressi, invece, i capitoli in cui si parla del differente modo di vedere le cose, in questo caso tra Sabina e Franz, ma penso che possano essere accostati a molte coppie.

Quello che più mi ha stupito, però, è l'atmosfera del libro:
è ambientato negli anni 60/70 del 1900, ma a volte pare che ci si trovi nella Russia del XIX secolo, è una sensazione che ho avuto solo io?


Un'ultima cosa:
Fabio, secondo me, a distanza di qualche anno, non ti ricordi la storia perchè effettivamente è la parte più debole del romanzo,
quello che interessava Kundera, secondo me, era approfondire gli aspetti psicologici e culturali dell'uomo, non tanto descrivere ambienti o situazioni.:)
 

mariodb

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bellissimo libro che lessi parecchi anni fa (appena uscì come n° 1 de La piccola Biblioteca di Adelphi), diciamo che è stato uno dei libri che ha alimentato la mia passione per la lettura.

Kundera è un grandissimo scrittore (s'è confermato anche nei libri seguenti) ed è un degno rappresentante degli scrittori Mitteleuropei (Cechi, Ungheresi & Co) di cui sono un grande estimatore (Hrabal in primis): sanno mischiare filosofia e sesso (vita spirituale e carnale) in maniera fluida e naturale, com'è giusto che sia!
 
Sono molto confuso. L'ho finito da qualche settimana ma non riesco a scrivere un commento decente.
Mi è piaciuto lo stile narrativo. La possibilità di divagare su ogni cosa, di trovare spunti ovunque. Non mi è piaciuta per nulla l'angoscia e il vittimismo di Tereza, ma qui entriamo nel merito della vicenda. Non mi è piaciuta la non-storia in sè, non vi ho partecipato per nemmeno un minuto. Le paranoie dei personaggi avevano un gusto infantile. Lo stesso che hanno le nostre vita, forse, ma forse per questo preferisco che un libro sia evasione, specie se tratta l'argomento in modo così tratteggiato. Insomma, io mi sono annoiato a leggerlo, e ci ho messo un bel po'. Se fosse stato un film, magari di Truffaut, sarebbe stato gustoso, solo per questo l'ho finito.

Questo è il mio giudizio. Ma se mi chiedete se, nel complesso, mi sia piaciuto o meno, non saprei rispondere.
 
Come ho fatto a non commentare questo, proprio questo, post su Kundera?

Insieme ad Amori Ridicoli credo che questa sia la sua opera migliore. Ho gustato ogni digressione, fin dall'inizio [splendida l'introduzione sull'eterno ritorno e Robespierre]. Ne ho amato la storia ma soprattutto i personaggi, Sabina e la sua bombetta su tutti.
Il film esiste, purtroppo non è di Truffaut ma di Philip Kaufman.
 

rothiano

New member
Kundera è uno degli autori che prediligo maggiormente...sa essere profondo, caustico, ricercato nel lessico. Ti accompagna negli inferi della mente umana e conosce la "strada" per elevarti in paradiso!!! Meriterebbe il Nobel, in compagnia del mio Roth!!!Leggere tutto Kundera è come assaporare la vita stessa... tragica, ridicola, evanescente e concreta.
 

Lauretta

Moderator
non ho ancora finito, ma scrivo un pezzettino che mi sa che accomuna tutti qua....l'ho letto oggi, davanti all'università:

"E qualcos'altro lo elevava: teneva sul tavolo un libro aperto. In quel bar nessuno aveva mai aperto un libro sul tavolo. Un libro era per Tereza il segno di riconoscimento di una fratellanza segreta. Contro il mondo della volgarità che la circondava, essa aveva infatti un'unica difesa: i libri che prendeva in prestito alla biblioteca comunale; soprattutto i romanzi: ne aveva letti un'infinità, da Fielding a Thomas Mann. Le offrivano la possibilità di una fuga immaginaria da quella vita che non le dava alcuna soddisfazione, ma avevano un significato per lei anche in quanto oggetti: le piaceva passeggiare per strada con dei libri sotto braccio. essi rappresentavano per lei ciò che il bastone da passeggio rappresentava per un dandy el secolo scorso.La distinguevano dagli altri."
 
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