qweedy
Well-known member
È il 1945 e la guerra è finita. Il momento tanto atteso e sognato dai Cazalet per anni è finalmente arrivato, possono allontanarsi dalla sicurezza di Home Place per ritornare in una Londra devastata e ancora paralizzata nella morsa della privazione. Per ognuno è giunto il momento di prendere la propria strada, e inevitabilmente ciò porterà i membri della famiglia ad allontanarsi l’uno dall’altro. In questo riassetto difficoltoso, gli amori faticano più di tutti: le coppie che erano state divise dalla guerra stanno lottando per rimettere insieme i pezzi, mentre per quelle che la guerra aveva tenuto insieme forse è ora di ammettere il proprio fallimento."
Mi è piaciuto molto questo quarto libro della saga dei Cazalet, con protagoniste soprattutto le giovani figure femminili di Louise, Polly e Clary, diventate donne e alle prese con i problemi amorosi. La tragedia della guerra che aveva fatto da collante per la famiglia è finita, ognuno segue la sua strada, affrontando le sue personali tragedie e gli eventi felici memorabili.
Questa saga inizia presentando una famiglia unita e amorevole, ma procedendo nella lettura dei vari libri tutto si disgrega e si distrugge: è una metafora della vita?
"È il modo in cui va il mondo, credo. Insomma, non vedevamo l'ora che finisse la guerra, perché allora la vita sarebbe stata meravigliosa e tutta nuova, ma invece non lo è. Volevamo tanto la pace, ma a quanto pare la pace non ha reso felice nessuno."
"Si soffermò alcuni istanti nell’atrio: era strana, la casa, senza nessuno dentro. L’aveva sempre vista piena dei vari membri della famiglia. Vi avevano passato tutta la durata della guerra..."
"E' colpa mia, non riesco a farlo star bene... Noi non ci siamo persi insieme, ci siamo persi ognuno per proprio conto!"
Voto 4
Mi è piaciuto molto questo quarto libro della saga dei Cazalet, con protagoniste soprattutto le giovani figure femminili di Louise, Polly e Clary, diventate donne e alle prese con i problemi amorosi. La tragedia della guerra che aveva fatto da collante per la famiglia è finita, ognuno segue la sua strada, affrontando le sue personali tragedie e gli eventi felici memorabili.
Questa saga inizia presentando una famiglia unita e amorevole, ma procedendo nella lettura dei vari libri tutto si disgrega e si distrugge: è una metafora della vita?
"È il modo in cui va il mondo, credo. Insomma, non vedevamo l'ora che finisse la guerra, perché allora la vita sarebbe stata meravigliosa e tutta nuova, ma invece non lo è. Volevamo tanto la pace, ma a quanto pare la pace non ha reso felice nessuno."
"Si soffermò alcuni istanti nell’atrio: era strana, la casa, senza nessuno dentro. L’aveva sempre vista piena dei vari membri della famiglia. Vi avevano passato tutta la durata della guerra..."
"E' colpa mia, non riesco a farlo star bene... Noi non ci siamo persi insieme, ci siamo persi ognuno per proprio conto!"
Voto 4
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