Dostoevskij, Fedor - Lettere sulla creatività

Minerva6

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Ci ho messo una vita per leggere questo libro, ma solo perché avevo comprato una versione ebook difettosa che si bloccava sempre, altrimenti l'avrei finito in meno tempo.
Si tratta appunto di lettere che il Dosto scrive inizialmente al fratello durante il suo soggiorno obbligato in Siberia e poi a varie persone, donne comprese, soprattutto per spiegare la genesi e i personaggi dei suoi romanzi. Ma discute molto anche di fede e della situazione sociale in Russia, che lui ama talmente tanto da detestare gli autori che si sono occidentalizzati (Turgenev in primis... poverino però... a me le sue opere sono comunque piaciute).
Credo che questa sia un'opera a doppio taglio, io l'ho trovata molto interessante però se ami un autore e poi scopri dei particolari della sua vita privata con cui non sei completamente d'accordo c'è il rischio che ti possa piacere meno. Io per fortuna non l'ho corso visto che ormai ho terminato la sua bibliografia e poi non mi lascio influenzare da queste cose. In particolare tra me e lui c'è una differenza importante, che riguarda la fede. Io non ce l'ho, ma non mi sono mai sentita disturbata dalla sua presenza nei suoi romanzi e racconti, non l'ho mai trovata invasiva, forse perché in un certo modo invidio chi ce l'ha :boh:.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
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Ho trovato un paio di citazioni segnate sul lettore ebook, peccato però che io non riesca sempre a metterle in pratica (la seconda mai purtroppo):

Penso che sia una vigliaccheria contagiare in simili momenti con la propria angoscia altre persone, anche se molto ben disposte verso di noi.

La vita è dentro noi stessi, e non in ciò che ci circonda all'esterno.
Intorno a me ci saranno sempre degli uomini, ed essere un uomo tra gli uomini e rimanerlo per sempre, in qualsiasi sventura, non abbattersi e non perdersi d'animo, ecco in che cosa sta la vita, e in che cosa consiste il suo compito.
 
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