E' la trasposizione cinematografica della seconda parte - quella meglio delineata - del romanzo di Irene Nemirovsky.
Lucille, che vive in una cittadina francese con la dispotica suocera, ha un marito in guerra, del quale non arrivano notizie da un po'. Durante l'occupazione tedesca, i soldati prendono alloggio nelle case degli abitanti; uno di questi vivrà in casa di Lucille e della suocera.
A mio parere si tratta di una trasposizione efficace e riuscita; è evidente e interessante la crescita, la trasformazione dei personaggi, suocera compresa, e fa riflettere la rara rappresentazione dei soldati tedeschi come esseri umani giovani e non sempre pienamente consapevoli.
Malgrado si tratti di due contesti e di due stili completamente differenti, noto delle analogie con la storia de Le assaggiatrici di Rosella Postorino, che ho appena finito di leggere.
Un bel film.
Lucille, che vive in una cittadina francese con la dispotica suocera, ha un marito in guerra, del quale non arrivano notizie da un po'. Durante l'occupazione tedesca, i soldati prendono alloggio nelle case degli abitanti; uno di questi vivrà in casa di Lucille e della suocera.
A mio parere si tratta di una trasposizione efficace e riuscita; è evidente e interessante la crescita, la trasformazione dei personaggi, suocera compresa, e fa riflettere la rara rappresentazione dei soldati tedeschi come esseri umani giovani e non sempre pienamente consapevoli.
Malgrado si tratti di due contesti e di due stili completamente differenti, noto delle analogie con la storia de Le assaggiatrici di Rosella Postorino, che ho appena finito di leggere.
Un bel film.