Rumiz, Paolo - A piedi

estersable88

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Un mattino di settembre presi il sacco e uscii di casa senza voltarmi indietro. La mia meta stava a sud, un sud così perfettamente astronomico che sarebbe bastata la bussola a raggiungerlo. Era la punta meridionale dell’Istria, un promontorio magnifico sui mari ruggenti di Bora, regina dei venti d’inverno, e di Maestrale, che è il più glorioso dei venti d’estate. Una scogliera talmente ideale che è stata battezzata ‘Capo Promontore’ (Premantura in lingua croata). Un luogo che tutti i lupi di mare sanno riconoscere traversando l’Adriatico.”
Sette giorni per arrivare da Trieste a Promontore raccontati ai giovani lettori letteralmente passo dopo passo da un camminatore d’eccezione: Paolo Rumiz. Una narrazione che apre finestre su molti temi: le frontiere da attraversare, i confini che cambiano, la guerra dei Balcani, gli animali selvatici che si incontrano, l’orientamento con le stelle, le mappe.
Ma soprattutto una riflessione sull’importanza di camminare: esercizio che abbiamo dimenticato, sostituendo sempre più spesso i viaggi virtuali a quelli reali.
A piedi è una guida precisa da seguire, una lettura straordinaria che diventa occasione di approfondimento e un testo che può ispirare altri viaggi e altri itinerari.

Qualche mese fa, leggendo "Appia", diario di un altro viaggio, ho imparato ad apprezzare i racconti di viaggio di Paolo Rumiz ed ho scoperto che mi piace il suo modo di descrivere, riflettere, intendere il viaggio. Così ho deciso di approfondire la conoscenza di quest'autore con questo "A piedi" che più che un diario di viaggio è proprio una guida al viaggio ed alla bellezza del camminare. "Il cammino ti pulisce", ci dice Rumiz riprendendo un detto di chi vive lungo il Camino di Santiago, e ce lo dimostra, Rumiz, questo detto: il viaggio, l'andare, fa svanire il magone, i brutti pensieri, le nuvole nere che ottundono la mente; camminare vuol dire ricominciare a guardarsi intorno, ascoltare il silenzio, parlare con gli sconosciuti che, alla fine della conversazione, non lo saranno più… è ritrovarsi e trovare la propria naturale dimensione nel mondo. Paolo Rumiz stavolta ci racconta tutto questo percorrendo le strade che dalla porta di casa sua a Trieste arrivano a Premontore, in Croazia. Un viaggio compiuto nell'arco di sette giorni, senza regole o obiettivi, ma solo obbedendo ai segnali del corpo ed alla voglia di andare. Lo consiglio e sicuramente leggerò altro di quest'autore.
 

IreneElle

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Ho letto un paio di libri di Rumiz e devo dire che mi piace molto come scrive ed allora metto in wish list pure questo. Grazie!
 
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