Pawlikowski, Pawel - Cold War

Trillo

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Nella Polonia alle soglie degli anni Cinquanta, la giovanissima Zula viene scelta per far parte di una compagnia di danze e canti popolari. Tra lei e Wiktor, il direttore del coro, nasce un grande amore, ma nel '52, nel corso di un'esibizione nella Berlino orientale, lui sconfina e lei non ha il coraggio di seguirlo. S'incontreranno di nuovo, nella Parigi della scena artistica, diversamente accompagnati , ancora innamorati. Ma stare insieme è impossibile, perché la loro felicità è perennemente ostacolata da una barriera di qualche tipo, politica o psicologica. (mymovies)

Una storia d'amore travagliata e frammentata nel tempo, intrecciata con gli anni difficili della guerra fredda. I due amanti non riescono mai a viversi stabilmente e serenamente, è un continuo perdersi ma cercare sempre di ritrovarsi. Ognuno a suo modo e con i suoi tempi, riescono entrambi a passare i confini, trasferirsi a Parigi e condurre finalmente una vita insieme. Proprio qui, dove ci potremmo aspettare un lieto fine, ha inizio invece il dramma. Infatti, dopo aver superato timori e insidie per oltrepassare il confine, entrano in gioco altri fattori: la difficoltà di adattarsi in un paese completamente diverso da quello natale, il cambiamento che questo induce anche su se stessi, la gelosia delle storie passate. La situazione insostenibile porta ad un nuovo distacco fino ad un finale molto particolare, tragico ma accennato e delicato. Questo aspetto caratterizza un po' tutto il film, ma non per questo lo rende meno efficace.

Il film è in bianco e in nero, ma ciò non dispiace affatto, anzi, esalta la bellezza delle immagini, insieme alle musiche che lo accompagnano e che ne danno un valore in più. Mi è piaciuto e lo consiglio.
 
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