Inserisco la seconda poesia
A Terezín
Quando arriva un nuovo bambino
tutto gli sembra strano.
Ma come, devo sdraiarmi per terra?
Mangiare patate nere? No! Non io!
Devo restare qui? Ma è sporco!
Il pavimento: guarda che sudiciume!
Ed io dovrei dormirci sopra?
Mi sporcherò tutto!
Qui, risuonano grida e strilli,
e poi, quante mosche…
Tutti sanno che le mosche portano malattia.
Oh, qualcosa mi morde! Non sarà una cimice?
Qui a Terezín, la vita è un inferno.
E quando tornerò a casa,
non lo so ancora dire.
“Teddy”