Cleave, Chris - I coraggiosi saranno perdonati

qweedy

Well-known member
"Londra, 1939. La guerra è stata appena dichiarata e la diciottenne Mary North non attende un solo istante prima di recarsi al War Office e offrirsi come volontaria. Come ogni ragazza di buona famiglia dalla parlantina sciolta, conta di essere assegnata a un incarico di fondamentale importanza: ufficiale di collegamento, oppure attaché di qualche generale, o magari spia, un ruolo ancora più affascinante.
Grande è, perciò, il suo sconcerto quando il taxi la deposita davanti alla scuola di Hawley Street, dove le viene detto che dovrà prendersi cura di una classe di trenta bambini da condurre in campagna prima che le ostilità abbiano inizio. Un incarico davvero di poco conto, ma che si rivelerà tuttaltro che banale nellistante in cui Mary si imbatterà in Zachary Lee, lunico bambino di colore della scuola.
Nei primi giorni di settembre, quando scoppia davvero la guerra, gli unici bambini in età scolare rimasti in città sono quelli meno «allettanti»: gli storpi, gli strambi, di cui la gente di campagna non vuole sapere, e i neri: ne hanno sfollati pochissimi, e anche quei pochi cominciano a tornare indietro."

Questo libro fa vivere al lettore l'esperienza della popolazione inglese sotto i bombardamenti nel 1940, nella Londra martoriata durante la seconda guerra mondiale, camminando tra le macerie e ascoltando i boati provocati dalla furia nazista, rannicchiati in uno scantinato umido e buio. Ci fa vivere, stanchi e affamati, l’assedio degli aerei tedeschi all’isola di Malta. E’ la rivelazione di quanto la vita sappia dare e togliere in un istante. E’ spesso il racconto dell’assurdo, dei controsensi, dell’ambiguità del genere umano. È la guerra che scombina le carte in tavola e costringe Mary, Alistair, Tom e tutti gli altri personaggi a inventarsi un altro modo di 'organizzare' la vita e i sentimenti.
Ho trovato un po' troppo all'acqua di rose e anche inverosimile la prima parte del libro, mi sembrava di leggere un romanzetto rosa, un Harmony. Devo dire però che ho trovato la seconda parte migliore, molto più consistente e densa di significato.
Tutto sommato bello, seppur leggero.
 
Ultima modifica:
Alto