Haig, Matt - Gli umani

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Trama:
Per il bene dell'intero universo, il professor Martin deve essere eliminato. E con lui chiunque sia al corrente delle sue scoperte. Ma a causa di un contrattempo, l'alieno mandato sulla Terra si materializza ai bordi di un'autostrada, in una sera fredda e umida, completamente nudo, nonché privo delle più basilari nozioni della vita sociale. Inizia così una divertente commedia degli errori, in cui il finto professor Martin impara a vivere da terrestre. E ben presto, contro le previsioni aliene, la forzata vicinanza con la specie umana, soprattutto con i due esemplari (moglie e figlio) che compongono la famiglia del professore, lo costringe a rivedere il suo giudizio, passando dal più completo disgusto a un'inconfessabile simpatia. Certo, i terrestri sono tutt'altro che perfetti, eppure hanno inventato la poesia, la musica e persino il burro di arachidi.


Commento:
Cosa c’è di meglio per analizzare la complessità degli esseri umani che far piombare un alieno sul nostro pianeta, dei quali usi sa press’a poco nulla? Inoltre, un’autostrada trafficata non è esattamente il luogo ideale per cominciare a far pratica di abitudini umane, specie se si è completamente nudi, senza il minimo sentore di quanto ciò sia considerato sconveniente. Per portare a termine la sua missione, il protagonista senza nome di questa storia dovrà, contro la sua volontà, imparare a conoscere e comprendere una razza risaputamente violenta e contraddittoria. All’inizio non sarà affatto semplice e si creeranno situazioni parecchio divertenti e imbarazzanti, ma col passare del tempo il nostro alieno si umanizza sempre più, grazie a scoperte piccole e grandi come la musica, la poesia e la bellezza dei sentimenti per i propri animali e i propri simili. Si rende conto che il dolore (che nel suo pianeta non esiste) è ciò che fa apprezzare pienamente i momenti in cui si riesce a star bene, e che proprio perché la vita è breve si dovrebbe cercare di sprecarne il meno possibile e vivere facendo ciò che piace davvero. Non l’avrebbe mai detto, ma giorno dopo giorno rimanda la conclusione della missione: vuole passare del tempo con la moglie dell’uomo di cui ha preso le sembianze, portare il cane a passeggio e aiutare il figlio adolescente a superare la sua depressione.
Storia divertente, che però dà spazio a tanti punti di riflessione e in qualche passaggio anche alla commozione. Attraverso gli occhi dell’alieno, Haig analizza la nostra razza nella sua interezza: non facendo sconti sui tantissimi difetti che ci contraddistinguono, ma ricordandoci che siamo dotati di altrettanti pregi.
Certo, si percepisce tanto che dietro l’alieno c’è un grande appassionato della parola scritta, ma non fa mai male ricordare quanto questa faccia bene all’anima, e se a sottolinearlo è una persona che ha saputo farlo con originalità e quel pizzico di sarcasmo che in questi casi non guasta, che ben venga!
 
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