Stefansson, Jon Kalman - Luce d'estate ed è subito notte

bouvard

Well-known member
Non molto tempo fa rimasi folgorata da un altro libro di Stefansonn – Paradiso e Inferno – e volevo capire se la bellezza di quel libro fosse un caso isolato nella sua produzione, o se invece mi ero imbattuta in un autore contemporaneo capace di emozionarmi.
Posso dire di aver trovato Luce d’estate ed è subito notte qualche gradino sotto Paradiso e Inferno, ma pur sempre un bel libro. Meno poetico dell’altro, meno struggente, ma ugualmente capace di farmi appassionare alle storie dei vari personaggi e sorridere delle loro stranezze. Ammetto che in tutto il libro ci sono 4 o 5 frasi un po’ scontate che io avrei evitato, ma sono talmente poche che non mi hanno rovinato la lettura.
Immaginate uno sperduto paesino dell’Islanda dove vivono poco più di quattrocento anime, un posto in cui non succede mai niente e soprattutto d’inverno ci si annoia parecchio, e immaginate che un giorno uno dei suoi abitanti – non proprio l’ultimo degli abitanti – inizi a sognare in latino. Ecco il libro parte da questo fatto inconsueto per presentarci le storie di altri abitanti, perché in fondo in un piccolo paesino – e non solo lì – le vite delle diverse persone si intersecano, intrecciano e a volte si separano…
In effetti a parte una tutte le storie del libro mi hanno appassionato, dalla strana atmosfera che si respira nel Maglificio, fantasmi oppure no? alla struggente storia d’amore di Benedikt e Puriour, dal tradimento di Kjartan e della “vendetta” di sua moglie, alla dolce storia di Mathias ed Elisabet…
Bello
 

francesca

Well-known member
Quinto libro per me di Stefánsson, che non ha esaurito l’ammirazione per questo autore.
Forse il libro meno poetico di quelli che ho letto finora, ma che comunque ha toccato corde profonde in me.
Siamo in un paesino dell’Islanda, come sempre nei libri di questo autore, nel profondo di un fiordo, dove l’inverno non finisce mai, e l’estate termina in un battito di ciglia.
Ma nonostante questo c’è una grande vitalità. Forse proprio per non farsi schiacciare da una Natura che spaventa e sembra poter spazzar via le poche anime aggrappate a quel lembo di terra, la storie dei personaggi di Stefánsson che si dipanano attorno alla casa dipinta di nero dal direttore del maglificio trasformato in Astronomo dallo studio della misteriosa lingua latina, sono “dense”, interrogano sul significato vero della vita e della morte.
 

Dory

Reef Member
Quest'autore ce l'ho in wishlist da tempo immemore, ma ancora non ho letto nessuno dei suoi libri. Mi avete fatto riaffiorare il desiderio di leggerlo.
 
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