Calvino, Italo - I libri degli altri

elisa

Motherator
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Arrivato nel 1947 nella casa editrice Einaudi, di cui sarà uno degli animatori, Calvino è presto coinvolto nel lavoro quotidiano: lui che ama la parte di chi se ne sta ai margini, finirà per scrivere 5000 lettere. Le più significative sono riunite in questo volume, che dà conto di un fitto dialogo con gli interlocutori abituali o con gli ignoti che gli sottoponevano i loro manoscritti. Un carteggio che illumina dall'interno molte delle vicende della narrativa italiana del dopoguerra e che offre a Calvino l'opportunità di precisare le proprie posizioni. Il Calvino editoriale mette in pratica quello che ammirava nel mondo marinaro di Conrad (chiarezza razionale, disciplina nel lavoro, coraggio) ma finisce anche per parlare di sé.(quarta di copertina)

E' come stare sulla scrivania accanto alla sua leggendo questa raccolta di lettere scritte tra il 1947 e il 1981. Un osservatorio privilegiato che per chi ama Calvino ha il sapore della scoperta e della conferma di un autore ombroso anche nel lavoro quotidiano, parco e generoso allo stesso tempo, sempre sincero e autocritico. Opera interessante e utile per chi come me adora l'autore.
 
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