Kuic, Gordana - Il profumo della pioggia nei Balcani

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Le sorelle Salom vivono a Sarajevo, con una madre energica e affezionata ai valori tradizionali, e un padre che resta in secondo piano per tutto il romanzo. Ci sono anche due fratelli, ma la storia, fin dall’inizio, inquadra e ritrae fin nei dettagli soprattutto le ragazze, e soprattutto il loro carattere. Cinque donne forti, cinque ebree sefardite che in casa parlano ladino e ubbidiscono ai dettami della religione di famiglia, coinvolte nella frenesia che segue l’assassinio dell’arciduca Ferdinando e lo scoppio del primo conflitto mondiale. E che fanno poi scelte di vita anticonformiste e ribelli, fino all’invasione della Serbia durante la seconda guerra mondiale, e alla liberazione. Le due sorelle più interessanti, perché più libere, sono Blanki, la madre dell’autrice, e Riki, la più piccola. Blanki si innamora giovanissima di Marko, serbo, ricco e colto, di famiglia ortodossa, e resta testardamente legata a lui nonostante l’uomo rifiuti di presentarla in pubblico e di sposarla per non contravvenire alle regole della società del tempo; e nonostante l’ira della madre e lo sgomento delle sorelle, per non parlare della riprovazione generale. Riki sceglie il teatro, la danza, diventa una ballerina famosa, e ha a sua volta una storia impossibile con uno di quegli uomini sposati che non lasceranno mai la moglie. La Storia fa da sfondo a vicende personali raccontate nei dettagli, con i sentimenti, di amore o ribellione che siano, sempre in primo piano. Ma quello che fa di questo romanzo un vero tesoro è proprio la descrizione della vita, delle regole, dei riti, dei timori della comunità sefardita, che reagisce alla sfida del passato con un’energia, una forza e un coraggio straordinari. Energia, forza e coraggio che appartengono quasi unicamente alle donne del romanzo.

Non è semplice descrivere questo bellissimo romanzo storico, come non è semplice metabolizzarne ed analizzarne tutto il contenuto. 591 pagine di storia, di storie, di sentimenti, di scelte, di vita vissuta. Il racconto di una famiglia ebrea sefardita nella Jugoslavia in continuo cambiamento, nel periodo che va dal 1914 al 1945, dal principio di una guerra alla fine di un'altra. Questa storia tutta al femminile comincia a Sarajevo, nel giorno dell'assassinio di Francesco Ferdinando d'Asburgo al quale indirettamente assistono anche Blanki e Riki, le due sorelle più piccole e più libere e intraprendenti della numerosa e unita famiglia Salom. Seguendo le vite di tutti i personaggi scopriremo la loro tenacia, la capacità di rompere gli schemi, di ribellarsi alle convenzioni e alle regole ferree di una religione e di una famiglia fin troppo protettive e ingombranti. Arriveremo con loro, con queste donne coraggiose e piene di risorse, ai bombardamenti di Belgrado, alle fughe per salvarsi la vita, alle scelte coraggiose e, finalmente, alla luce infondo al tunnel. Un romanzo bellissimo, scritto con uno stile delicato e semplice, che cattura ed emoziona. Lo consiglio caldamente e leggerò di certo il seguito.
 
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