Von Trier, Lars - Dancer in the dark

Titolo originale: Dancer in the dark
Nazione: Danimarca/Francia/Svezia
Anno: 2000
Genere: Drammatico/Musicale
Durata: 140'
Regia: Lars von Trier
Cast: Björk, Catherine Deneuve, Jean-Marc Barr, David Morse, Peter Stormare.
Produzione:
Distribuzione: Istituto Luce
Uscita prevista: 18 Ottobre 2000 (cinema)

Dancer in the Dark è un film di Lars von Trier.Il film costituisce l'ultimo capitolo della Trilogia del Cuore d'Oro, iniziata con Le onde del destino e Idioti.
La pellicola del regista danese rappresenta uno dei più originali ed innovativi musical degli ultimi anni, girato interamente con la steadycam, la camera a mano, traballante e a volte quasi "ubriaca". Solamente quando la protagonista Selma (Björk) si lascia andare al canto e al ballo, le sue passioni, ed evade dalla realtà quasi sognando, dando vita ai momenti musicali del film, vengono usate più telecamere contemporaneamente (addirittura 100 in una delle scene principali, quella del treno).
Estremamente drammatico, è stato definito dallo stesso autore una sorta di antimusical.
Selma è una giovane immigrata che dalla Cecoslovacchia è arrivata negli Stati Uniti, insieme al figlio Gene. Selma, però, è affetta da una grave malattia agli occhi che la sta rendendo, a poco a poco, completamente cieca, impedendole di lavorare e di dedicarsi alla sua grande passione, i musical hollywoodiani. Proprio la musica ed il ballo, infatti, sono per Selma l'unica via di fuga dalla realtà, dei sogni isolati all'interno dell'incubo della sua vita.
La ragazza continua a lavorare duramente, accumulando straordinari su straordinari, per pagare l'operazione che potrà salvare il figlio, affetto dalla sua stessa malattia, dalla cecità. Purtroppo per Selma, l'uomo che ospita la sua roulotte nel suo giardino, un amico poliziotto di cui si fida, approfitterà della sua menomazione per ingannarla e rubarle tutti i risparmi. Da questo momento per Selma tutto diventerà sempre più difficile.
Tutte le canzoni cantate da Björk nel film sono state poi raccolte nel CD denominato SelmaSongs, in cui vengono affrontate nuovamente e registrate senza imperfezioni. I've Seen It All ad esempio viene ricantata duettando con Thom Yorke, il cantante dei Radiohead.
 
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zolla

New member
cara darkay con me sfondi una porta aperta sono un von trieriano della prima ora!vogliamo parlare di europa?capolavoro!!!
 
Credo di averli visti quasi tutti (Le cinque variazioni non ancora) ed è il regista che, al momento, preferisco.
Dancer in the dark è un capolavoro sotto ogni punto di vista. Bjork è una sorpresa sconvolgente, e se a far da contorno c'è una colonna sonora superba (non capita tutti i giorni di sentire Bjork e Thom Yorke duettare), una fotografia intrisa di sfumature e una trama struggente il risultato è straordinario.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un film che non risparmia niente allo spettatore, colpi bassi compresi, girato al modo di Von Trier acquista un realismo e una componente di immedesimazione con la protagonista molto alta, una tragedia greca che però è meno pessimista e sconvolgente di quello che vuol far apparire. Vince l'amore supremo di una madre, che non si tira indietro neppure fino all'ultimo sacrificio. L'inserimento del musical rende ancora più di stampo "tragedia greca" la storia. Bjork è veramente credibile nella sua cecità e bravissima anche la Deneuve altrettanto vera nella parte dell'amica operaia.
 

El_tipo

Surrealistic member
non posso che unirmi al coro degli apprezzatori di questo film, sperimentale, poetico e molto curato. Unica nota di dissenso è Bijork, che non mi ha particolarmente convinto.

voto 4/5
 

stellonzola

foolish member
io l'ho visto senza sapere niente nè del regista, nè dello stile... Mi è piaciuto moltissimo anche se è così duro che non avrei la forza di rivederlo... Mi è piaciuta tantissimo Bjork!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Unica nota di dissenso è Bijork, che non mi ha particolarmente convinto.

voto 4/5

Bijork ha la fisicità e a tratti la recitazione di un personaggio a mezzo tra Gelsomina e Cabiria di Giulietta Masina. La stessa dolcezza, ingenuità, fiducia negli altri, spontaneità dei personaggi che la Masina interpretava per Fellini, tanto da pensare che Von Trier si sia ispirato a lui soprattutto per alcune scene, il furto e l'inganno dell'amico poliziotto ad esempio, il corteggiatore di Selma assomiglia un po' come personaggio al Matto, ma anche come ispirazione per tutto il film con questa fragile donna che va avanti nonostante tutto. Von Trier secondo me porta all'esasperazione alcune situazioni, le rende estreme ma i valori forti ci sono e vengono ancor più accentuati proprio da questo sua modalità di rendere paradigmatiche le persone.
 

elesupertramp

Active member
Bellissimo, un pugno nello stomaco, struggente.

E Bjork è straordinaria in questo ruolo.
 

wiktor

Member
a me è piaciuto tutto:il film le attrici le musiche e tutto il resto.del regista preferisco in assoluto the kingdom sia il primo che il secondo ,poco visti in tv.
ma questo continuo sacrificio (c è in diversi film) della donna che si immola all uomo,e lo troviamo in maniera diversa anche nell antichrist a me non piace.ci sono state diverse critiche di ambienti femminili di questa visione larsiana che io condivido.
non so se mi sono espresso bene e non vorrei essere frainteso ma mi pare che il regista si senta un po troppo superiore all altro sesso.sicuramente sbaglio..
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
a me è piaciuto tutto:il film le attrici le musiche e tutto il resto.del regista preferisco in assoluto the kingdom sia il primo che il secondo ,poco visti in tv.
ma questo continuo sacrificio (c è in diversi film) della donna che si immola all uomo,e lo troviamo in maniera diversa anche nell antichrist a me non piace.ci sono state diverse critiche di ambienti femminili di questa visione larsiana che io condivido.
non so se mi sono espresso bene e non vorrei essere frainteso ma mi pare che il regista si senta un po troppo superiore all altro sesso.sicuramente sbaglio..

io non ho trovato che in Antichrist la donna si immoli, anzi, diventa il paradigma del male come nell'immaginario maschile lo sono le streghe, amica di Satana più che di Dio.

Anche in questo film non lo trovo antifemminile, ma piuttosto anti genere umano, dove comunque la purezza stà dalla parte delle donne o dei semplici,
 

ayla

+Dreamer+ Member
Un film immenso e straziante, che fa accapponare la pelle da quanto è intenso e drammatico. Bjork è stata da applauso nel ruolo di questa donna, pura, innocente e forte, talmente fedele ai suoi valori e al profondo amore per il figlio, da sacrificare se stessa e i suoi sogni.
Una storia che graffia l'anima e ne lascia i segni. Da vedere assolutamente!!
 
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