Meister Eckhart - Sermoni

MadLuke

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Credo che l'aspetto che balza immediatamente all'occhio del lettore di questi sermoni, sia la completa differenza tra l'approccio caritatevole del Cristianesimo contemporaneo (in particolare della Chiesa cattolica) e quello contemplativo sunteggiato da questo frate dominicano tedesco del XII sec. Mentre la Chiesa oggi si riduce sempre più ad agenzia etica, quando va bene, a centro studi geopolitici, onlus, autorità politica o consultorio psicologico negli altri casi, Meister Eckart non ha parole che per due enti: la propria persona e Dio. La carità, l'accoglienza, la testimonianza della fede nella vita pubblica e qualunque altra categoria del "fare" è relegata ai margini dell'esistenza. Anche la preghiera ha un ruolo limitato, di premessa a ciò che invece costituisce, dovrebbe costituire, l'essenza dell'esistenza cristiana, che è la comunione con Dio. La rinuncia a qualunque volontà, di bene come di male, a porsi al servizio di Dio, l'abdicazione al rispetto dei precetti e qualunque altro gesto comunemente è oggi inteso come espressione del "buon cristiano" permea pervicamente ogni pagina dell'opera. Conta invece solo "l'essere", essere recipiente di Dio, essere una sola cosa con Dio, essere Dio, fino all'annullamento completo della propria individualità. Un obiettivo che certamente può essere raggiunto secondo il monaco solo coltivandolo con pazienza, quotidianamente, per tutto il corso della vita.

Credo che solo apparentemente l'opera possa essere destinata unicamente a un "pubblico" cristiano; in verità sono convinto che l'invito di Meister Eckart sia invece estendibile anche ai fedeli ebrei o musulmani. Di più: è estendibile ai buddisti, ai taoisti e più in generale a chiunque riconosca l'esistenza del mistero dell'universo, dello Spirito Assoluto, ancorché certe grammatiche richiedano un certo sforzo di traduzione.
In definitiva un'opera unica e preziosissima per chiunque voglia cimentarsi nella riscoperta della propria spiritualità, magari soltanto sopita per via dell'onnipresente rumore di fondo del mondo contemporaneo, con le sue perniciose pretese moralistiche.
 
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