Colonna, Vittoria - Tra gelo e nebbia corro a Dio sovente

Masetto

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Tra gelo e nebbia corro a Dio sovente
per foco e lume, onde i ghiacci disciolti
sieno, e gli ombrosi veli aperti e tolti
della divina luce e fiamma ardente.

E se fredda ed oscura è ancor la mente
pur son tutti i pensieri al ciel rivolti:
e’ par che dentro in gran silenzio ascolti
un suon che sol nell’anima si sente

e dice: << Non temer, ché venne al mondo
Gesù d’eterno ben largo ampio mare,
per far leggiero ogni gravoso pondo.

Sempre son l’onde sue più dolci e chiare
a chi con umil barca in quel gran fondo
dell’alta sua bontà si lascia andare. >>




per foco e lume = per aver da Lui calore e luce
onde = cosicchè
sieno = siano
pur = tuttavia
e’ = la mente
d’eterno = da un eterno
gravoso pondo = peso opprimente
 
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