Sander, Karen - Ascolta o muori

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Trama:
Una macabra sorpresa attende Georg Stadler, commissario capo della Omicidi di Düsseldorf, quando come ogni giorno apre la posta sulla sua scrivania: da una strana busta imbottita, senza mittente, spunta un involucro di nylon che contiene un dito umano, mozzato di netto. Chi può essere l’autore di una simile barbarie? E cosa ne è stato della vittima? Mentre Stadler avvia la sua indagine privata, il resto della squadra è alle prese con un nuovo caso. Un giovane trovato morto, legato a un palo del telefono, con un biglietto conficcato in gola: «Chi non vuole capire deve subire». E, di nuovo, il rituale del dito amputato. A Stadler appare chiaro che non può trattarsi di una coincidenza. Un serial killer lo sta sfidando, e c’è solo una persona in grado di aiutarlo, una persona che come nessun’altra riesce a penetrare le menti criminali: Elisabeth Montario, la brillante psicologa che un anno prima aveva dato una svolta decisiva alle indagini sullo Squartatore. E il cui fascino inquieto aveva messo a dura prova l’etica professionale di Stadler. Liz non è certo il tipo da tirarsi indietro e mentre la sete di sangue dell’assassino cresce di ora in ora, lei e Stadler si ritroveranno fianco a fianco in una spietata caccia all’uomo…

Commento:
Indagine più entusiasmante, per quanto mi riguarda, e meno prevedibile della precedente, con più colpi di scena e tensione che non è mai mancata.
Se nel primo libro la protagonista più approfondita è stata Liz, in quest'occasione abbiamo avuto, ahilui, modo di sapere di più del passato di Georg Stadler, che non è certo stato tremendo quanto quello della collega, ma non per questo privo di eventi che lo hanno segnato profondamente. Stadler è un uomo che come tutti ha i suoi difetti e le sue debolezze, eppure ha trovato, giusto in tempo, la forza per imboccare la strada per la parte giusta dalla quale lottare, e si tormenta a distanza di anni per quei ragazzi come lui che forse non è stato in grado di salvare.
Anche Liz ha avuto il suo bel da fare, divisa tra il caso in Germania che non sembrava mai decollare e le conseguenze della scarcerazione di un presunto omicida di bambine in Inghilterra, resa possibile grazie ad una sua perizia. Ho trovato credibile e ben descritto il suo tormento interiore: per quanto esperti si possa essere penso sia normale avere delle insicurezze quando tutta l'opinione pubblica ti rema contro.
Complessivamente lettura piacevole, tante storie apparentemente scollegate che pian piano scopriamo essere parti di un'unica e fitta rete. Avrei preferito un finale diverso per il colpevole, mi è sembrato che a conti fatti abbia avuto quello che desiderava, anche se per fortuna non potrà più fare del male a nessuno.
 
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