French, Tana - Il collegio

qweedy

Well-known member
"Il detective Stephen Moran lavora ai Casi Freddi con un unico obiettivo, entrare a far parte della Omicidi della polizia di Dublino. Quello che gli serve è soltanto un'occasione e quando Holly Mackey si presenta nel suo ufficio, sembra che quel momento sia arrivato. Holly ha nuove informazioni sul caso di un ragazzo trovato ucciso l'anno prima nel collegio più prestigioso d'Irlanda. L'indagine, subito riaperta, viene affidata a Moran e Conway, una collega tutt'altro che facile da gestire. Gli indizi portano alla scuola di Holly, alla vita segreta delle ragazze. Ben presto, Moran si troverà invischiato in una rete di gelosie, violenze e misteri."

Un cold case che si riapre. Un ambiente chiuso come un collegio frequentato da ragazze. Una coppia di detectives un po' male assortiti.
Un thriller diverso dagli altri: un mix fra un romanzo di formazione (le amicizie femminili, i rapporti con i ragazzi, le prime esperienze amorose) ed un'analisi socio-psicologica dei comportamenti dei teenager.
Mi piacciono i thriller ambientati nei collegi, ne ho letti molti, ma qui è davvero molto approfondita l'introspezione psicologica ed emotiva delle ragazze, e le dinamiche relazionali tra di loro.
Le adolescenti spesso sono più furbe dei detective che le interrogano e sono caratterizzate talmente bene, che alla fine sembra di conoscerle e ci si è affezionati a ciascuna di loro.


“Non ci sono nuvole a velare la luna, quando scavalca la finestra al pianterreno e atterra sull’erba.
Ha fatto solo due passi quando si rende conto che fuori è un posto diverso, ora. I punti in ombra sono percorsi da uno zampettare furtivo, fremiti, ringhi bassi. I punti illuminati la espongono alla vista del sorvegliante notturno, del gruppo di Joanne, di chiunque passi da quelle parti. Le sue solite protezioni stanotte non valgono, chiunque può avvicinarsi e afferrarla. È passato tanto di quel tempo da quando si è sentita così l’ultima volta che ci mette un po’ a riconoscere di cosa si tratta: paura.
Si mette a correre. Quando esce dal prato ed entra tra gli alberi si rende conto che anche lei è diversa, stanotte. Non è leggera, non scivola tra erba e alberi rapida e veloce come un’ombra; sotto i suoi piedi crepitano foglie secche, con le mani sposta rami che poi rimbalzano indietro producendo forti fruscii nei cespugli; ogni suo movimento è un invito urlato a tutti i predatori notturni in caccia, e stanotte la preda è lei. Alle sue spalle rumori di zampe, di nasi che annusano e scompaiono quando si volta di scatto. Quando raggiunge il cancello posteriore è agghiacciata dal terrore.”

“Chris era così: era crudele ed era gentile. E averlo scoperto non gli piaceva. Lo turbava, non essere solo in un modo. Lo faceva sentire… Tacque a lungo e pensai che avesse dimenticato la frase a metà. Ma Conway attese, e alla fine Selena disse: – Lo faceva sentire fragile. Come se potesse cadere a pezzi in qualsiasi momento..”
 
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