Stevens, Chevy - Non ti lascerò

estersable88

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Un uomo molto attraente che ti porta in vacanza in un resort di lusso: il mare cristallino, la spiaggia bianchissima, un luogo paradisiaco. Un sogno, per Lindsey. Almeno in apparenza. Nella realtà, il matrimonio di Lindsey è un incubo. Andrew è un uomo morboso: qualunque gesto della moglie, anche involontario, può scatenare la sua rabbiosa gelosia e farlo diventare violento. Beve molto e ha minacciato di ucciderla, se scappa. Una notte, Lindsey riesce finalmente a fuggire portando con sé la figlia. Non torneranno più. Il marito verrà arrestato in seguito a un incidente e per lei e la bambina inizierà un periodo di pace. Undici anni dopo, Lindsey è una piccola imprenditrice, e la sua vita e quella della figlia adolescente scorrono tranquille in una nuova città. Lei frequenta un gruppo di sostegno e ha un nuovo fidanzato, Greg, che la ama più di quanto lo ami lei. Fino a quando Andrew non viene scarcerato e cominciano ad accadere cose strane, una serie di incidenti sempre più misteriosi.
Lei e Sophie sono nei guai o si sta solo suggestionando? È Andrew che vuole fargliela pagare per ogni giorno trascorso dietro le sbarre? È tornato per mantenere la sua promessa? D’altronde, chi altro potrebbe essere…? Con una scrittura accattivante e frenetica, che avvolge il lettore e lo lascia senza fiato, Chevy Stevens ci porta negli abissi dell’ossessione amorosa e dei legami sbagliati.

Chi l'ha detto che i polizieschi non affrontano problemi sociali? Questo thriller, per esempio, ne affronta molti. E' una triste, ma purtroppo comune, storia di violenza domestica causata dall'alcolismo di Andrew, marito di Lindsey e padre di Sophie, che degenera in qualcosa di più. Andrew è attraente, intelligente, sembra un filantropo, ma ha un piccolo difetto: quando beve diventa cattivo e siccome lo fa spesso la vita della giovane moglie, Lindsey, si trasforma in una trappola, una terribile, folle corsa verso la catastrofe. Quando, una notte, finalmente Lindsey riesce a scappare portando con sé la figlioletta Sophie, si sente finalmente libera dal marito, ma la libertà dura poco: Andrew quella stessa notte ha commesso un'imprudenza che avrà conseguenze gravi. Undici anni dopo, dopo la prigione per Andrew e numerosi trasferimenti per le due donne, i fantasmi di quella notte tornano a sconvolgere l'equilibrio duramente conquistato di Lindsey e Sophie. L'incubo torna ad avvilupparle insieme alla paura, ma stavolta le donne non sono sole: ci sono tanti amici che tengono al loro benessere e alla loro incolumità… chissà che qualcuno non ci tenga anche troppo, però.
Nonostante non sia proprio originalissima, questa storia tiene incollati alle pagine: sembra un modo di dire, una frase da spot promozionale, però è vero. Attraverso l'uso della prima persona, Chevy Stevens acutizza la percezione di ciò che accade a Lindsey e sua figlia rendendo tutto molto più realistico. Non ci sono forzature, l'autrice non strafà, però riesce a dosare bene la tensione creando un ottimo thriller che, per di più, affronta anche problemi importanti che affliggono la nostra società. Si parla di alcolismo, di violenza domestica, ma si parla anche di rapporto tra genitori e figli, situazioni problematiche, adolescenza, fiducia reciproca. Un libro che consiglio proprio perché, oltre ad essere molto ben scritto, si colloca perfettamente al centro dei problemi della nostra società e li affronta in modo dignitoso, senza vittimismi o toni eccessivamente severi o magnanimi. C'è, di fondo, un grande senso di responsabilità in tutti i personaggi: chi sbaglia, qualunque sia l'errore, se ne assume la responsabilità. Molto intelligente l'idea di inserire questo concetto spesso dimenticato in un thriller.
 
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