Ghatage, Shree - Sete

Shoshin

Goccia di blu
"È soltanto durante la cerimonia di nozze che Baba vede per la prima volta la sua sposa Vasanti. Precisamente quando il sacerdote abbassa lo scialle di seta che separa la ragazza da lui. Lunghi capelli neri raccolti in uno chignon, pallida e così timida da non riuscire a guardarlo in faccia, Vasanti appare molto più giovane, nell’aspetto, dei suoi diciotto anni. E Baba si scopre a interrogarsi sulle ragioni che l’hanno indotto a piegarsi alla volontà della sua famiglia, accettando di prendere in sposa quell’ingenua ragazza rimasta orfana di entrambi i genitori.
Nei mesi successivi, tuttavia, la grazia e la bellezza di Vasanti, la sua leggiadria nel giocare a volano, i suoi seducenti riposi pomeridiani, con il fondo del sari sollevato a svelare piedi e polpacci pallidi in modo sorprendente, e la lunga treccia, sfuggita alla crocchia, arrotolata in disordine intorno alla testa, aprono una profonda breccia nel cuore di Baba. E quando il giovane affonda per la prima volta il viso nei morbidi capelli della sua sposa, l’attrazione si trasforma in un amore così struggente che Baba sente vacillare il suo fermo proponimento di lasciare l’India e raggiungere l’Inghilterra.
Il ventiquattrenne ultimogenito del bramino Nanashib, tuttavia, parte. Troppo forte è il desiderio di diventare un avvocato, frequentando una di quelle prestigiose associazioni professionali inglesi che abilitano alla professione.
Londra, però, non è la città che ha immaginato: distrutta dai bombardamenti nazisti, le strade sono intasate dalle macerie, i muri delle case sventrati, i negozi chiusi e l’università deserta.
Lontano migliaia di chilometri da casa, in una terra devastata dalla guerra e dalla miseria, Baba sente di aver commesso un terribile errore e tornerebbe da Vasanti, se non sapesse che la prima nave per Bombay non salperà prima di un mese. Non gli resta che aspettare. Ma quando lascia la capitale per visitare il Galles, alle pendici del monte Snowdon resta vittima di un incidente e perde la memoria..."

Con stile pacato ed intenso Shree Ghatage racconta di una struggente storia d'amore che sul finire del libro lascia il lettore avvolto da un senso di tristezza e pena per la scelta del giovane Baba di rinunciare forse per sempre alla sua amata Vasanti...Per senso del dovere e responsabilità che sono inconfessabili alla famiglia.


E poi la lettera piena d'amore e speranza della giovane Vasanti...che commuove ed apre il cuore.
malgrado il triste finale .

Shree Ghatage è nata a Bombay,ma vive in Canada.
Ha vinto diversi premi letterari.
I suoi racconti sono apparsi su prestigiose riviste letterarie canadesi.
Sete è il suo ultimo romanzo.
Tradotto dall'inglese da Federica Oddera.
Il titolo originale è Thirst.

Il libro si apre con una bellissima poesia di Pablo Neruda
Tratta dai Cento sonetti d'amore.



Se muoio sopravvivimi con tanta forza pura
che tu risvegli la furia del pallido e del freddo,
da sud a sud alza i tuoi occhi indelebili,
da sole a sole suoni la tua bocca di chitarra.

Non voglio che vacillino il tuo riso né i tuoi passi,
non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
non bussare al mio petto,sono assente.
Vivi nella mia assenza come in una casa.

È una casa sì grande l'assenza
che entrerai in essa attraverso i muri
e appenderai i quadri nell'aria.

È una casa sì trasparente l'assenza
che senza vita io ti vedrò vivere
e se soffri,amor mio,morirò nuovamente.
 
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