Biglino, Mauro - La Bibbia non parla di Dio

miciaccio

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Mauro Biglino è un saggista che si occupa di storia antica e in particolare di Antico Testamento, ha lavorato per anni alle Edizioni San Paolo (in sostanza per il Vaticano) traducendo diciassette libri della Bibbia fino a quando nel 2010 ha deciso di pubblicare un libro tutto suo nel quale ha esposto tesi diametralmente opposte alla dottrina cattolica finendo ovviamente col troncare il rapporto di collaborazione con il suo editore. "La Bibbia non parla di Dio", assieme a tanti altri libri pubblicati da Biglino, si basa sul metodo "facciamo finta che" quello che c'è scritto nella Bibbia sia proprio quello che coloro che l'hanno scritta volessero dire. Grazie a questo sistema l'autore ci presenta la Bibbia come un libro di storia, uno dei tanti scritti dall'umanitÃ*, dove non c'è spazio per allegorie e interpretazioni teologiche ma piuttosto per sorprendente materialitÃ* e cruda concretezza.
Premesso che non credo in Dio, quindi non vedo perché dovrei credere a Biglino, devo però ammettere che il libro è interessante sia per la vasta cultura dell'autore che per le affascinanti teorie esposte. Come ammette lo stesso Biglino nessuno sa chi ha scritto l'Antico Testamento, quando è stato scritto e in che lingua venisse dettato, il testo attuale è il risultato di un'infinità di traduzioni che nel corso dei secoli hanno trasformato profondamente il messaggio originario e pertanto le conclusioni della Chiesa e di Biglino, per quanto discordanti, si basano entrambe sul nulla. I suoi libri gli hanno procurato un buon numero di nemici e le dispute teologiche, esegetiche e interpretative sono all'ordine del giorno, anche nei suoi numerosi video su Youtube dove sfoggia peraltro una certa dose di ironia non presente invece nel libro. Un successo sui suoi detrattori Biglino l'ha comunque ottenuto. Dal 2016 la Conferenza Episcopale Tedesca ha modificato uno dei versetti del libro di Isaia (o sarebbe meglio dire a lui attribuito visto che non ci sono prove certe che l'abbia davvero scritto Isaia), un versetto non del tutto marginale, quello in cui ci sarebbe la profezia della venuta del Cristo. Biglino da anni andava dicendo che la teologia aveva travisato alcune parole di quel versetto declinandolo poi erroneamente al futuro. In Germania dal 2016 la profezia è sparita ed è curioso e anche un po' comico leggere più avanti nella stessa edizione, nel Vangelo di Matteo, la frase "come aveva predetto Isaia" per poi scoprire che la profezia in realtà non c'è più.
 
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