V G.L. - Il Giocatore (Dostoevskij, Fedor)

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elena

aunt member
Tanto per rompere il ghiaccio e superare il panico da "foglio bianco".......volevo prima di tutto segnalare una delle prime cose che mi ha colpita di questo romanzo: nelle prime pagine, quando ancora Aleksej non ha assunto la veste di vero "giocatore, viene illustrato il panorama umano dei frequentatori dei casinò.......come sempre le descrizioni di Dostoevskij sono così attuali che ho immediatamente rivissuto il mio primo impatto con questo mondo...........questi visi grigi, tesi, così trasfigurati dalla tensione da rendere irriconoscibili anche persone amiche.......mi ha subito fatto condividere le immagini percepite da Aleksej e sin dall'inizio ho avuto il piacere di sentirmi catapultata all'interno del romanzo!!!!!!
 

zaratia

Sideshow
Se devo essere sincero ho sempre trovato la narrativa russa estremamente noiosa. L'ultimo penoso tentativo lo avevo fatto con Anna Karenina, ma lo avevo abbandonato perchè veramente noioso!

Il giocatore invece è risultato essere una lettura molto piacevole: mi è piaciuto il modo in cui i personaggi sono descritti. Soprattutto la nonna, che essendo secondo me il personaggio chiave della storia ed essendo descritta con tratti forti e colorati dà respiro a tutta la trama.

Lo svilupparsi della storia è perfetto. Il ritmo sale lentamente fino al culmine, corrispondente all'arrivo e alle successive gesta della nonnina! Per poi calare fino ad un finale molto piacevole, anche se un po' amaro.
 

elena

aunt member
Se devo essere sincero ho sempre trovato la narrativa russa estremamente noiosa. L'ultimo penoso tentativo lo avevo fatto con Anna Karenina, ma lo avevo abbandonato perchè veramente noioso!

Il giocatore invece è risultato essere una lettura molto piacevole: mi è piaciuto il modo in cui i personaggi sono descritti. Soprattutto la nonna, che essendo secondo me il personaggio chiave della storia ed essendo descritta con tratti forti e colorati dà respiro a tutta la trama.

Lo svilupparsi della storia è perfetto. Il ritmo sale lentamente fino al culmine, corrispondente all'arrivo e alle successive gesta della nonnina! Per poi calare fino ad un finale molto piacevole, anche se un po' amaro.


Assolutamente d'accordo per il ritmo del romanzo.......sale progressivamente.......e l'arrivo della nonna è un vero e proprio "ciclone" che travolge tutto!!!! Quanto mi è piaciuta questa figura......nonostante l'atteggiamento impositivo e dispettoso......è proprio l'emelemto chiave che fa assumere un altro tono al romanzo!!!!!
 

Palmaria

Summer Member
Assolutamente d'accordo per il ritmo del romanzo.......sale progressivamente.......e l'arrivo della nonna è un vero e proprio "ciclone" che travolge tutto!!!! Quanto mi è piaciuta questa figura......nonostante l'atteggiamento impositivo e dispettoso......è proprio l'emelemto chiave che fa assumere un altro tono al romanzo!!!!!

Concordo con Elena quanto alla centralità della figura della nonna per lo sviluppo della trama! Prima del capitolo IX, quando si assiste appunto alla grandiosa entrata in scena della nonna del generale, che impartisce ordini ed esprime giudizi a destra e a sinistra dalla sua poltrona, la lettura, a mio avviso, procedeva piuttosto pigramente, nello smanioso tentativo di raccapezzarsi tra conti, marchesi, monsieur e mademoiselle!
Da quel momento in poi, però, sia la nonna sia Aleksei vengono meravigliosamente descritti da Dostoevskij nella frenesia e irrequietezza da cui vengono sempre più catturati dopo le loro visite al tavolo della roulette, fino a quando tutto il resto diventa privo di qualsiasi interesse per loro!
Geniale chiamare la cittadina termale Roulettenburg!:D
 
posso partecipare alla "discussione" anche se non facevo parte del GDL?
Visto che il libro l'ho letto recentemente, se volete il mio parere ... ve lo do!
(sempre che anche Elisa mi autorizzi!)
Paolo
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
posso partecipare alla "discussione" anche se non facevo parte del GDL?
Visto che il libro l'ho letto recentemente, se volete il mio parere ... ve lo do!
(sempre che anche Elisa mi autorizzi!)
Paolo

per l'autorizzazione devi pagar a suon di federici! :mrgreen:

certo che puoi parlare, non sono mica la nonna! :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Cosa dire de Il giocatore se non che è un racconto lungo talmente geniale da passar sopra a certe imperfezioni nella scrittura e nella trama, scritta frettolosamente e per motivi di pecunia.
Devo dire che i personaggi sono tutti indimenticabili, la nonna poi fa un ingresso trionfale quasi cinematografico e scombina i piani di tutti anche quelli di lei medesima. Il gioco diventa un protagonista, quasi un personaggio, come il casinò e soprattutto il tempo che scorre inesorabilmente insieme ai soldi sono dei paradigmi dell'ansia, del rischio, della brama, dell'avidità, dell'autodistruzione. Sappiamo tutti che il protagonista sta sbagliando e lo scrittore ci porta a vivere con lui, momento per momento, tutte le scelte e le emozioni legate al gioco.
Pronti ad entrare a Rolettenburg!
Non tra i massimi romanzi ma certamente tra i migliori.
 
Ultima modifica:
chi sono io per giudicare? Ok, sto parlando di un mostro sacro della letteratura. Ma in questo libro cosa c'è? Un generale che ... vive in attesa della morte della nonna per ottenerne l'eredità. Una "fidanzata" del generale che ... vive in attesa della morte della nonna (di lui, sempre quella!) per sposarlo e condividerne l'eredità. Un "conte" che ... vive in attesa della morte della nonna (del generale, sempre quello!) per ottenere - tramite l'eredità - il pagamento dei suoi crediti. Una "nonna" che appare e sperpera i suoi soldi alla roulette. Il protagonista che, dopo aver aiutato la nonna nella sua azione di sperpero, si lancia a sua volta in quello sport mortale. Ma tutto questo vuole essere un ritratto della Russia di quel periodo? Delirante.
La cosa che mi ha "colpito" è notare come le monete più di valore del momento fossero i "federici"!
Paolo (Federici)
 
A me a parte la trama, che in alcuni lati l'ho trovata cadente e pigra è piaciuto tutto in special modo la tecnica narrativa a metà fra il diario e la prosa non tanto scorrevole tutto in prima persona e poi è oltremodo moderno poichè io la penso allo stesso modo di Aleksander su russi,tedeschi, francesi ed inglesi.

E Aleksander è al 99.99 % Fedor si capisce chiaramente e sapere che l'ha scritto in 28 giorni stupisce ancora di più.
 

Palmaria

Summer Member
Dimenticavo di dire che ho trovato estremamente interessante anche la visione del resto dell'Europa proposta da Dostoevskij in questo libro, forse un pò macchiettistica, ma comunque interessante! Forse sarà perchè ho la stessa idea dei francesi?:mrgreen: Può darsi!:?
 

elena

aunt member
chi sono io per giudicare? Ok, sto parlando di un mostro sacro della letteratura. Ma in questo libro cosa c'è? Un generale che ... vive in attesa della morte della nonna per ottenerne l'eredità. Una "fidanzata" del generale che ... vive in attesa della morte della nonna (di lui, sempre quella!) per sposarlo e condividerne l'eredità. Un "conte" che ... vive in attesa della morte della nonna (del generale, sempre quello!) per ottenere - tramite l'eredità - il pagamento dei suoi crediti. Una "nonna" che appare e sperpera i suoi soldi alla roulette. Il protagonista che, dopo aver aiutato la nonna nella sua azione di sperpero, si lancia a sua volta in quello sport mortale. Ma tutto questo vuole essere un ritratto della Russia di quel periodo? Delirante.
La cosa che mi ha "colpito" è notare come le monete più di valore del momento fossero i "federici"!
Paolo (Federici)

A me è piaciuto proprio quello che descrivi (e mi è piaciuto anche come lo descitvi tu, Paolo :wink:!!!). In effetti, questa generale attesa della morte della nonna, che puntulamente non si verifica......anzi al contrario la vecchietta è bella viva e pronta a sperperare il suo patrimonio con il gusto di gettare nella disperazione i suoi interessati eredi.......è un esempio della capacità di Dostoevskij di rappresentare la grottesca realtà e l'ho trovato molto divertente!
Un altro aspetto che mi è piaciuto di questo romanzo è l'animo assolutamente passionale del protagonista...........che non esita a mettersi in "gioco" per salvare l'onore della capricciosa amata..........diventando veramente una vittima di una malattia senza speranza.......il gioco!!!!
Non credo si possa considerare un quadro della Russia dell'epoca......ma un'imagine concreta dell'annullamente dell'uomo la cui vita si riduce ad essere condizionata da rosso, nero, pari, dispari.........e tutto ciò è estremamente "attuale" oltre che "realistico"!!!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sintesi del Gruppo di lettura:

- elena: romanzo attuale e realistico
- zaratia: lettura molto piacevole
- Palmaria: interessante
- paolofederici: delirante
- elisa: geniale
- Decio: piaciuta la tecnica narrativa

Finora hanno commentato sei persone, ad uno solo dei sei Il giocatore non è piaciuto :)

la discussione langue, c'erano altri che si dovevano mettere in gioco, vero?
 

elena

aunt member
:-(
povero me, sono proprio solo soletto!
Paolo

Si forse nel giudizio sei proprio solo soletto.......ma secondo me quello che a te non è piaciuto ossia il fatto di essere "delirante" (come egregiamente sintetizzato da elisa) .....è proprio una delle cose che ha attirato molti di noi
....la geniale, interessante, ma soprattutto delirante descrizione realistica dell'uomo e della società resa con una notevole tecnica narrativa che ne rende attuale e piacevole la lettura :wink:!
 
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