Shorr, Victoria - L'ora del destino

estersable88

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Nel 1802, all'età di ventisei anni, Jane Austen è povera e senza marito. Non ha una casa, ma ha già in mente i suoi futuri, splendidi romanzi. Proprio in questo momento difficile, Jane riceve un'offerta di matrimonio molto vantaggiosa da parte di un uomo ricco, verso il quale però non nutre alcun sentimento. Può scegliere la sicurezza economica, con le regole immutabili della buona società. Oppure può scegliere d'essere libera. Quando la sedicenne Mary Godwin inizia il suo straordinario viaggio d'amore e di formazione attraverso l'Europa, il suo compagno è già una stella del firmamento letterario. Si chiama Percy Bysshe Shelley e anima, insieme con gli amici Lord George Byron e John Keats, il suo tempo. Mary e Percy con la loro esistenza libera e scandalosa sfidano le convenzioni sociali. E anticipano il futuro di molte generazioni ispirate da ardenti ideali libertari. Per un lungo, interminabile anno, in catene nel buio di una cella, Giovanna d'Arco coltiva con ardente fermezza la sua fede. "Abbi coraggio, figlia di Dio, sarai salvata" le ripetono le voci di Santa Caterina e Santa Margherita, che l'accompagnano fin dall'infanzia. Per un anno, ogni giorno, Giovanna si trova di fronte alla più difficile tra le scelte. L'ora del suo destino coincide con l'abiura. O con la morte sul rogo. In questo libro Victoria Shorr dipinge il ritratto intimo e profondamente umano di tre giovani donne alle prese con il proprio destino. Jane, Mary e Giovanna sono state ragazze ribelli e sono oggi, nel vibrante racconto di Shorr, tre donne eccezionali che hanno saputo piegare la loro esistenza verso il mito.

Jane, Mary, Giovanna. Tre donne, due vissute nell'Ottocento, una nel Quattrocento. Tre giovani che, ciascuna a suo modo, si sono distinte; tre anime forti, tra loro diverse per vissuto, condizione, contesto, ma accomunate da tante cose, più di quante se ne notino in apparenza. Cosa le unisce? Qual è il filo rosso che le lega? Il coraggio di disobbedire, di ribellarsi alla vita che altri avevano tracciato per loro, la capacità di fare una scelta difficile, non convenzionale, di differenziarsi, di seguire un sogno, una passione, un'ispirazione, una missione e di portare avanti quella scelta fino alle estreme conseguenze. Tre giovani donne giudicate severamente, col metro implacabile del pregiudizio e dell'ottusità, vittime del fatto che nessuno abbia dato loro una chance, una seconda possibilità, condannate apriori solo per aver avuto l'ardire di scegliere. Pecore nere, anticonformiste, mal viste, rinnegate… ma poi il tempo ha dato loro ragione: tutte e tre sono poi diventate – a loro modo – eroine, icone di coraggio, innovazione, ardimento, sacrificio, lotta. Jane che rinuncia alla sicurezza del matrimonio per aggrapparsi con tutta se stessa alla sua scrittura e che, grazie a questa scelta, ci regala la descrizione di un mondo che conosce bene corredata dalla sua inconfondibile, pungente ironia e dal senso di giustizia che le viene dall'esperienza di vita; Mary, vittima della passione per un uomo geniale, affascinante e incostante, che ha pagato un prezzo carissimo per la sua scelta; Giovanna, la più eroica di tutte, quella che ha seguito la fede e l'amore per il suo Paese ed è stata ripagata con la morte peggiore, quella sul rogo.
L'ora del destino, in cui sono raccolte le storie di queste tre donne vittoriose, è un libro bellissimo perché unisce i fatti e il cuore: con un mirabile lavoro di documentazione, studio, ricerca, Victoria Shorr modula la storia, aggiunge la passione e ripaga tardivamente queste donne dell'ingiustizia che hanno subito in vita regalandoci un romanzo accorato e di valore che è un piacere leggere. La storia che ho preferito tra le tre è stata senza dubbio quella di Giovanna D'arco in cui – secondo me – la Shorr si è superata, ma so anche che, dopo questo libro, rileggerò Jane Austen con occhi diversi.
Davvero un'ottima lettura.
 
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