Meirelles, Fernando - I due Papi

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Frustrato dalla direzione intrapresa dalla Chiesa, il cardinale Bergoglio (Jonathan Pryce) chiede il permesso di ritirarsi a Papa Benedetto XVI (Anthony Hopkins). Di fronte al rischio di scandalo e al dubbio, Papa Benedetto convoca invece il suo critico più duro, nonché suo futuro successore a Roma, per rivelare un segreto destinato a scuotere le fondamenta della Chiesa Cattolica. Dietro le mura Vaticane, inizia una lotta tra tradizione e progresso, senso di colpa e perdono. Questi due uomini molto diversi affrontano il loro passato per trovare un terreno comune e costruire il futuro di un miliardo di fedeli in tutto il mondo.

I due protagonisti giganteggiano in bravura e riescono a rappresentare due culture della chiesa cattolica che di fatto stanno convivendo. Episodi minuti della loro relazione insieme ai racconti del passato e alla visione teologica del mandato papale. Un pastrocchio ben diretto che si guarda pure volentieri.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Film molto interessante che parte dal racconto di un incontro - a quanto pare mai avvenuto nella realtà - tra Papa Ratzinger e l'allora cardinale Bergoglio, nel quale il secondo sostiene di voler rassegnare le dimissioni. Il presunto incontro è un pretesto per raccontare il confronto tra due diverse persone e due diverse concezioni della religione e del mondo. Malgrado la straordinaria somiglianza fisica tra Ratzinger e Anthony Hopkins ho trovato più aderente alla realtà il personaggio di Francesco, ma è vero che Ratzinger è stato un Papa riservato e introverso, difficile da immaginare nel privato e da rappresentare, perciò probabilmente il regista è dovuto ricorrere maggiormente alla propria inventiva e al proprio istinto. Ho seguito con interesse, quasi fossero reali, i discorsi e i battibecchi tra i due, le reciproche confessioni finali e, soprattutto, il flashback legato al ruolo di Bergoglio nei fatti avvenuti in passato in Argentina, che penso sia veritiero. Non so se lo sia altrettanto la confessione di Ratzinger e la spiegazione delle sue dimissioni, non credo che i motivi siano mai stati resi pubblici anche se di certo lo scandalo della pedofilia all'interno della Chiesa avrà avuto un suo ruolo.
Giusto una pecca: non so se sia un'impressione solo mia ma ho trovato molto brutto il doppiaggio. Perché non soffermarsi maggiormente sulla pronuncia e l'accento dei due Papi, rendendo il tutto più realistico e sottolineando così in maniera ancora maggiore le differenze tra l'austerità di Benedetto e la bonarietà di Francesco?
 
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