Ablow, Keith - Nella mente del killer

John Snow è un genio della fisica e della matematica che è diventato ricco grazie alle sue invenzioni nel campo dell'aeronautica militare. Ha tutto quello che un uomo può desiderare: una famiglia, la ricchezza, persino una splendida amante. Ma è anche affetto da una rara forma di epilessia che minaccia l'integrità della sua mente. Per salvaguardare quello che lui considera il suo bene più prezioso ha deciso di sottoporsi a una delicatissima operazione di neurochirurgia, ma all'alba del giorno in cui l'intervento è stato fissato viene trovato morto in un vicolo. Tutto fa pensare che si tratti di un suicidio, sulla pistola ci sono le sue impronte, ma perché avrebbe dovuto uccidersi proprio ora che il suo problema stava per essere risolto?

Come dice il titolo stesso, si vive l'indagine soffermandoci soprattutto sul lato mentale che ha spinto il presunto killer ad uccidere. E' il primo libro che leggo di questo autore non mi ha entusiasmato ai massimi livelli ma non mi ha neanche deluso, quindi se dovessi dare un valutazione, direi che il mio voto è 3 su 5.
 

lillo

Remember
Di Ablow ho letto due libri: Patologia di un delitto e Terapia mortale; il secondo è continuazione e termine della vicenda raccontata nel primo. Consiglio assolutamente la sola lettura del primo. Si tratta della vicenda di uno psichiatra, che abbandonata la professione clinica, si dedica alla psichiatria forense e si trova di fronte ad una serie di omicidi perpetrati "ovviamente" da un serial killer. tutta la vicenda risultava essere plausbile da un punto di vista psicopatologico e mi aveva indotto ad acquistare il secondo libro che si è rivelato assolutamente fuori luogo; per cui da una mia prima valutazione positiva dell'autore che avevo paragonata a Bret Easton Ellis sono passato ad una valutazione assolutamente negativa di una letteratura noir spazzatura. Mi pare che da quanto tu scrivi, il terzo libro conferma questa mia opinione
 

libraia978

New member
Primo libro che leggo dell'autore, in assoluto ilmo genere preferiro il thriller psicologico.
La prima parte secondo me è ben costruita e congeniata, mapoi si perde un po' per stradaper questo anche io darei un voto medio.
Mi è piaciuta poco invece la parte che decive il suo rapporto col figlio adottivo, l'ho trovata piuttosto superficiale.
 
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