Shoshin
Goccia di blu
"Un grande matematico depresso, anoressico, paranoico, perso nell’universo astratto dei suoi calcoli e incapace di comunicare col mondo esterno. E al suo fianco, per tutta la vita, una donna libera, piena di vita e d’amore. Kurt Gödel, lo scienziato morto folle a Princeton nel 1978, e sua moglie Adele, di professione ballerina di cabaret, sono i protagonisti dello straordinario esordio della francese Yannick Grannec La dea delle piccole vittorie, che riesce a intrecciare vita privata e drammi collettivi, dialoghi e introspezioni folgoranti. È la stessa Adele, ormai anziana e sola, a raccontare la storia ad Anna, giovane documentarista venuta a chiederle notizie dell’archivio del grande matematico da poco scomparso. Il loro dialogo procede per scontri, ritrosie e provocazioni, ma a poco a poco le due imparano a conoscersi e ad apprezzarsi. Adele comincia così a riportare a galla i ricordi: il primo incontro a Vienna alla fine degli anni 20, l’ostilità della famiglia di lui, l’Anschluss, la fuga negli Stati Uniti, l’incarico a Princeton, l’amicizia con Einstein, la bomba H, il maccartismo.
E soprattutto la vita quotidiana con quell’uomo geniale e difficile, amato fino alla fine con la coscienza che «la vita non è una scienza esatta» e quasi sempre «i grandi uomini prendono tutto e danno poco»."
Un lungo libro che ho letto
in giorni impegnativi.Forse avrebbe potuto
piacermi di più,se fossi stata meno stanca
e più incline all'approfondimento di alcuni argomenti filosofici e matematici citati dalla scrittrice. Forse proprio per questo, più che dalla figura di Kurt Godel,considerato uno degli uomini più illustri del ventesimo secolo,mi sono lasciata prendere e trasportare da quella di sua moglie,
che ha sacrificato tutta la sua vita accanto ad un uomo incapace di esprimere sentimenti forti d'amore e dedizione,se non verso la matematica e la filosofia.
Kurt Gödel i suoi teoremi di incompletezza li ha
espressi attraverso la sua stessa vita,oltre che con complicate enunciazioni matematiche.
Lascio alcuni contributi per chi volesse
conoscere ed approfondire il lavoro di Gödel.
https://youtu.be/8kERKt7ncW4
https://youtu.be/jFVDt1jLuLs
https://youtu.be/jzKbq1W8-jA
E soprattutto la vita quotidiana con quell’uomo geniale e difficile, amato fino alla fine con la coscienza che «la vita non è una scienza esatta» e quasi sempre «i grandi uomini prendono tutto e danno poco»."
Un lungo libro che ho letto
in giorni impegnativi.Forse avrebbe potuto
piacermi di più,se fossi stata meno stanca
e più incline all'approfondimento di alcuni argomenti filosofici e matematici citati dalla scrittrice. Forse proprio per questo, più che dalla figura di Kurt Godel,considerato uno degli uomini più illustri del ventesimo secolo,mi sono lasciata prendere e trasportare da quella di sua moglie,
che ha sacrificato tutta la sua vita accanto ad un uomo incapace di esprimere sentimenti forti d'amore e dedizione,se non verso la matematica e la filosofia.
Kurt Gödel i suoi teoremi di incompletezza li ha
espressi attraverso la sua stessa vita,oltre che con complicate enunciazioni matematiche.
Lascio alcuni contributi per chi volesse
conoscere ed approfondire il lavoro di Gödel.
https://youtu.be/8kERKt7ncW4
https://youtu.be/jFVDt1jLuLs
https://youtu.be/jzKbq1W8-jA