Kafka, Franz - Il processo

klosy

Cicciofila Member
"Qualcuno doveva aver diffamato Josef K., perché, senza che avesse fatto nulla di male, una mattina venne arrestato."

Comincia cosi uno dei capolavori dell'autore ceco, uno dei suoi tre romanzi (gli altri sono America e Il castello), tutti incompiuti.

Il processo è stato pubblicato per la prima volta nel 1925, un anno dopo la morte di Kafka, l'autore aveva chiesto espressamente all'amico Max Brod di bruciare tutti i suoi scritti, per fortuna l'amico non è stato fedele alla promessa. :)

Josef K. (il cognome non viene mai rivelato!) è uno stimato procuratore in una banca, il giorno del suo tentesimo compleanno scopre di essere sotto processo, un processo che nelle intenzioni dell'autore doveva dare l'idea di essere infinito e doveva pian piano riempire interamente le giornate e la mente dell'imputato.
Come dicevo, si tratta di un incompiuto, ma il capitolo iniziale e quello conclusivo sono presenti e completi,
ma per ovvie ragioni non rivelo il finale del romanzo (altrimenti mi tagliate a pezzetti!! :mrgreen:)


Si tratta del classico scritto kafkiano, in cui regna
il senso di angoscia e l'assurdità, ma che rivela molte verità che ritroviamo spesso anche oggi in tribunale:
la lungaggine dei processi, la corruzione, l'annullamento della persona, l'illogicità di alcune sentenze...

La mia edizione è quella dei Meridiani, per cui non so indicarvi ne' la copertina ne' il prezzo, ma consiglio di cercare l'edizione con i frammenti scartati dall'opera finale, perchè anche se non aggiungono nulla alla narrazione, è piacevole leggerli.

Non so dare voti ai libri, ma questo secondo me è un capolavoro,
lo consiglio vivamente!



 
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Alfredo_Colitto

scrittore
capolavoro è la parola giusta. Di kafka mi piace tutto, anche i diari, la lettera al padre, le lettere a Ottla, i racconti compiuti e incompiuti... Se dovessi proprio individuare un capolavoro che si eleva sugli altri non ce la farei. Ma se avessi almeno due possibilità direi "Il processo" e "La metamorfosi".
 

klosy

Cicciofila Member
Se dovessi proprio individuare un capolavoro che si eleva sugli altri non ce la farei. Ma se avessi almeno due possibilità direi "Il processo" e "La metamorfosi".

Già, stupendo anche La metamorfosi, ma Il processo mi è piaciuto di più.
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
libro affascinante, attuale, da leggere e rileggere...non c'è niente da fare, dal Processo bisogna passare
 

Sugar

Cuore Infranto
Libro carino ma niente più... il senso di assurdità che lo pervade è proprio ciò che non mi è piaciuto. Capolavoro? Direi di no
 
A me più piaciuto sul piano stilistico che su quello introspettivo forse perchè non ho ben capito il gioco psicologico fra le riga...

Il fatto di sentirsi colpevole di qualcosa che non si è fatto è più vivo in racconto di Poe..mi sembra fosse: "Sei tu il colpevole"
 

francy

New member
Il processo è un libro davvero possente. Il libro di un uomo inquieto nato in un secolo inquieto. Penso che ogni cosa che ha scritto Kafka abbia un infinito valore. Provate a leggere i Diari e rimarrette senza parole. La capacità di introspezione è di una precisione che arriva ad essere spietata. A me è piaciuto molto anche il Castello... e le lettere a Milena e Felice mi distruggono ogni volta che le leggo.
 

Dallolio

New member
Bellissimo e angosciante, bello anche America e soprattutto il mio preferito, descrizione di una lotta, un racconto onirico e surreale!
 

mandri

New member
Libro dai temi importanti, specialmente per il fatto che si possono riscontrare nell'attualità, ma che non mi ha preso del tutto. All'inizio ero coinvolto dalla lettura, ma con lo scorrere delle pagine facevo sempre più fatica a leggerlo.
Comunque, col senno di poi, sono soddisfatto di averlo letto.
 

Masetto

New member
Possente (bella sta parola!) rappresentazione del terribile mistero dell'esistenza umana.
Forse.
Perchè ad una prima lettura avrei detto che il significato era questo, ma in seguito ho scoperto che esiste una letteratura critica sterminata su Kafka, e che le sue opere sono interpretate in molte maniere, anche assai lontane fra loro. Insomma è un gran casino :cool:
 

darida

Well-known member
possente, sissi' piace molto anche a me questa definizione, possente e morbosamente coinvolgente, se posso esagerare, ho fatto una lunga full-immersion con Franz, anni fa di giorno, di notte sognavo...
 

isola74

Lonely member
Questo è stato il primo libro che ho amato e non posso che concordare con tutti i commenti positivi già inseriti! TUNZZZ TUNZZZ
 

Teina

New member
Anh'io lo trovo un vero capolavoro, è incredibile il modo in cui riesce a trasmetterti l'angoscia che prova il protagonista. Ero così coinvolta nel dramma di Josef K. che leggerlo mi faceva venire una rabbia!!! Ho borbottato più di una volta!
Ne approfitto per chiedere se qualcuno di voi ha letto il fumetto su Kafka che è uscito da poco (testi di Crumb Robert; disegni di Mairowitz David Z.). Avevo letto una recensione di Fofi che ne parlava benissimo, quindi l'ho preso in prestito in biblioteca ma sono rimasta molto delusa..
 

Angels&Demons

New member
Decisamente un bel libro del maestro dell'assurdo. La storia di Joseph K. si evolve in uno stato emotivo molto angoscioso, l'idea di doversi sottoporre all'esame del tribunale condiziona a tal punto la vita del protagonista che tutti gli altri personaggi del libro lo riconoscono solamente per quello. Molto bello il capitolo in cui il predicatore lo dichiara colpevole. Peccato che Kafka non abbia concluso uno degli ultimi capitoli. Avrei dato il massimo come voto se l'autore tedesco non avesse peccato sulla troppa "macchinazione" di certi sillogismi.:)::MM
 
Vi invidio tanto, a tutti voi che siete riusciti a capirlo, ad amarlo, a leggerlo...
Per me Kafka è uno dei scrittori che non sono riuscita a leggere più di una diecina di pagine, malgrado quanto ci provassi.
E per dire di più, sono stata a Praga, ho visitato la casa nativa di Kafka, nei miei album di foto ho anche una mia foto fatta davanti la porta di casa sua. Quando sono entrata dentro sentivo dentro di me una bellissima sensazione che finalmente posso dire di sentirmelo vicino, che adesso sono pronta per leggere i suoi libri. Poi sono tornata a casa, ho preso i libri suoi dalla biblioteca, e di nuovo niente.... Non va, e non va... :boh:
 

Nikki

New member
"Questa bizzarria, a lei in effetti non dovrei spiegarla, ma lo faccio perché mi guarda così sgomento, questa bizzarria consiste nel fatto che Leni trova belli quasi tutti gli imputati. Si affeziona a tutti, ama tutti, ma in effetti pare che sia anche amata da tutti; qualche volta, per intrattenermi, me ne parla, se glielo consento. La cosa non mi stupisce così tanto come sembra stupire lei. Se li si sa guardare nel modo giusto, spesso gli imputati sembrano davvero belli. Si tratta di un fenomeno singolare, in un certo qual modo naturalistico. Non che a seguito dell'accusa intervenga un cambiamento esteriore evidente e ben definibile. Non è come in altre faccende giudiziarie, gli imputati continuano per lo più a condurre la solita vita e, se hanno un buon avvocato che provvede per loro, non vengono ostacolati dal processo. Nonostante ciò, chi ha esperienza in materia è in grado di riconoscere gli imputati, uno per uno, in mezzo alla folla più grande. Da che cosa?, chiederà lei. La mia risposta non la soddisferà. Gli imputati sono appunto i più belli. Non può essere la colpa a renderli belli, dal momento che - così almeno devo parlare in quanto avvocato - non sono tutti colpevoli, non può nemmeno essere la giusta pena a renderli belli fin da subito, giacché non tutti vengono puniti, pertanto può dipendere soltanto dal procedimento istruito contro di loro, che in qualche modo aderisce alla loro persona. Vero è che tra i belli ci sono quelli particolarmente belli. Ma belli lo sono tutti, perfino quel misero verme di Block".
 

pigreco

Mathematician Member
Possente (bella sta parola!) rappresentazione del terribile mistero dell'esistenza umana.
Forse.
Perchè ad una prima lettura avrei detto che il significato era questo, ma in seguito ho scoperto che esiste una letteratura critica sterminata su Kafka, e che le sue opere sono interpretate in molte maniere, anche assai lontane fra loro. Insomma è un gran casino :cool:

Credo che per quanti saggi critici tu possa leggere, un libro, una volta scritto, si presta a tutte le interpretazioni che ogni singolo lettore gli vuole dare. Calvino sconsiglia addirittura la lettura di saggi che parlano di altri libri.

Il romanzo è molto bello. Ero indeciso tra il 3 e il 4, ma valutandone il peso che ha nella storia della letteratura opto per un 4.
 

Raskolnikov

New member
Ed eccolo, un gioiello, letto riletto e da rileggere.
Un libro poliedrico, si presta a diverse chiavi di lettura, onirico, analitico, sociologico, introspettivo e, a parer mio, perfetto.
Per chi non l'avesse vista, consiglio vivamente la trasposizione cinematografica di Orson Welles con, nelle vesti di K., un Antony Perkins (il Norman Bates di Psyco) in ottima forma.
 
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