Carcasi, Giulia - Io Sono di Legno

Sibyl_Vane

Fairy Member
"E' l'alba di una domenica qualunque.
Giulia aspetta, Mia non è ancora tornata dai suoi sabati senza freno. Sono madre e figlia divise da un precipizio di anni e segreti, apparentemente sicure delle proprie scelte: hanno applicato alle loro vite teoremi precisi e sembrano funzionare. Ma quando Giulia si ritrova a leggere il diario di Mia, l'ingranaggio si rompe.
Bisogna tornare indietro e Giulia lo fa. Torna ai ricordi di una giovinezza ferita: il perbenismo della sorella, la fragilità di una madre che non voleva guerre, l'amicizia con una suora peruviana curiosa dell'amore e dei balli e che di Dio non parlava mai. Torna ai primi passi da medico, tra le corsie e le sale operatorie, al matrimonio con un primario, alla lunga attesa di una maternità sofferta e desiderata. Più la storia di Giulia si snoda nel buio del passato, più affiorano misteri che chiedono di essere sciolti. Ma per madre è figlia l'incontro può solo avvenire a costo di pagare il caro prezzo di una verità difficile, fuori da ogni finzione.
Due voci femminili, due sonde dentro il labirinto delle emozioni, una storia che chiede il coraggio della verità."



Un bel libro, a mio parere, piacevole e scorrevole. Richiede veramente poco tempo, ma tocca con una grande delicatezza i punti principali di un difficile rapporto tra madre e figlia. E' scritto bene, secondo me, ricco di similitudini e di metafore quanto mai azzeccate. ;)
Qui ci sono le prime righe, perchè credo ne valga la pena...


"Questa storia comincia di domenica e non poteva cominciare in un altro giorno.
La domenica per te è un avanzo di settimana, per me è una zingara che fruga tra scatoloni e panni usati, che cerca roba ancora buona in mezzo a quello che è stato buttato via.
Credo che i migliori propositi si facciano di domenica.
Credo che le guerre finiscano di domenica.
Credo che Ulisse sia tornato di domenica, dopo il ballo delle onde, è tornato a casa come torni tu, dopo il ballo delle onde, ogni domenica.
Per Penelope il suono del ritorno era il legno tosta di una zattera che si scontrava con la roccia del porto. E l'odore di ritorno era salsedine."
...
 

Jessamine

Well-known member
L'ho letto con qualche perplessità, storcendo un po' il naso, perché mi ero imbattuta in molte sue citazioni eche mi sembravano molto fumose. Poi una persona di cui ho una grande considerazione me l'ha consigliato, e allora ho deciso di provare.
Non lo so, non mi è del tuto dispiaciuto, ma non mi ha nemmeno del tutto convinta. La storia in sé secondo me è abbastanza banale, questo divario tra madre e figlia che si vuole cercare di sanare, senza poi che nulla venga fatto concretamente (e tralascio il fatto che avrei volentieri dato un paio di ceffoni a Mia, ma va be' :mrgreen:).
Lo stile, poi, conferma quello che avevo intuito dalle citazioni: tantissimo fumo, e ben poco arrosto. Frasi carine, ma nulla di più. Anzi, a dire il vero tutti questi arzigogoli inizialmente possono anche incuriosire, ma dopo una ventina di pagine sono troppo, appesantiscono il tutto (forse se la sostanza dietro queste belle frasette fosse stata un'altra, allora sarebbe stato diverso, ma così mi smbra che lo stile sia così esageratamente calcato proprio per nascondere la semplicità dei contenuti).
Certo nel complesso, forse anche grazie alla sua brevità, si lascia leggere agevolmente, è scorrevole e tutto sommato abbastanza piacevole.
Credo sia più adatto a lettori un po' più giovani, ecco.
 
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