Rivas, Manuel - La lingua delle farfalle

estersable88

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Quelle di Rivas sono storie sbalzate in un mondo perduto tra le nuvole. Eppure contengono un brivido di concretezza, affondano dolcemente spietate nei sentimenti, nelle incomprensioni e negli stupori, mischiando ossessioni ultramoderne e atavici dolori. Rivas è soprattutto autore di racconti e qui sono riuniti i migliori delle tre raccolte più conosciute, sotto il titolo di un testo che ha ispirato nel 1999 il film di José Luis Cuerda La lingua delle farfalle, vicenda imperniata sul rapporto tra uno scolaro e un anziano maestro rurale, tra le contraddizioni della Spagna allo scoppio della Guerra civile.

Molti anni fa, quand'ero ancora al liceo, vidi un film in spagnolo che mi commosse profondamente e si impresse per sempre nella mia memoria. Quel film bellissimo, che consiglio a tutti, era La lengua de las mariposas di José Luis Cuerda con Fernando Fernàn Gomez. Quando, poche settimane fa, ho scoperto dell'esistenza di un libro dal titolo omonimo, La lingua delle farfalle, ho subito compreso che doveva esserci un nesso, e infatti è così: La lingua delle farfalle è il primo racconto di questa raccolta ed effettivamente ha ispirato il film di Cuerda. Il problema è, però, che si tratta di un solo racconto, immerso in tutti gli altri… che sono, da questo e fra loro, molto diversi. Tutti hanno a che fare con i sentimenti e le passioni umane che vengono qui affrontate con diversi gradi di tetragine, dalla tenerezza del racconto che dà il titolo alla raccolta, alla cupezza forse eccessiva di altre storie. Ciò Di alcuni racconti, quelli che poi ho effettivamente apprezzato, conservavo un ricordo vago, come se li avessi già letti in un tempo passato, ma altri mi hanno sorpresa e non in positivo: non che siano brutti, intendiamoci, ma ho trovato che i racconti fossero troppo diversi tra loro, in un climax ascendente di cupezza e surrealismo che, in definitiva, li separava l'uno dall'altro e non contribuiva a creare un unicum narrativo. Probabilmente ciò si deve alla scelta di compattare il meglio di tre precedenti raccolte di Rivas che probabilmente non si è rivelata propriamente felice, almeno a mio gusto. Perciò non mi sento di consigliare né di sconsigliare questa specifica raccolta: credo sia un gusto troppo soggettivo, troppo legato alla percezione e allo stato d'animo con cui ci si avvicina ai racconti. Resta il fatto che i primi, secondo me, sono bellissimi.
 
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