Nesbo, Jo - Il fratello

estersable88

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Sono anni che Roy gestisce una stazione di servizio in un paesino tra le montagne, su al Nord, facendo una vita tranquilla e ritirata. Carl, il fratello minore, se ne è andato da tempo in Minnesota dove è diventato imprenditore e da allora di lui non è arrivato che l’eco del suo successo. Ma ora che Carl è inaspettatamente tornato con il grandioso progetto di costruire un hotel e trasformare il paese in una località turistica, Roy si trova di nuovo a doverlo difendere dall’ostilità e dai sospetti degli altri. Come quando erano ragazzi, Roy cerca di proteggere Carl, ma suo malgrado si ritrova risucchiato in un passato che sperava sepolto per sempre. Dall’incontrastato maestro del crime scandinavo – 40 milioni di copie nel mondo – un thriller sulle menzogne, i segreti, i tradimenti nascosti dietro la rassicurante facciata della vita familiare.

Roy e Carl non potrebbero essere più diversi, eppure non potrebbero essere più uniti. Perché? Semplicemente perché sono fratelli e, se non bastassero i legami di sangue, ad unirli c'è tutto ciò che hanno dovuto affrontare, insieme. Carl, il fratellino più debole e più amato, e Roy, quello sempre pronto a difenderlo e proteggerlo… rigorosamente sempre insieme. Poi un incidente terribile, l'allontanamento non voluto ma fisiologico, la distanza, gli anni… Dopo quindici anni passati in America, Carl torna a casa con la moglie Shannon e per il fratello, Roy, ricominciano i tormenti, quelli che vengono dal passato. Un passato che ritorna, si ripete, si replica perché l'indole, le debolezze, le inclinazioni di ognuno rimangono intatte nonostante il tempo e le esperienze. Così ancora una volta, due, tre, Roy farà ciò che va fatto, difenderà suo fratello, ma a che prezzo? Un thriller lento, cupo, introspettivo in cui più che l'adrenalina e la tensione, a trascinare nella lettura è lo sgomento e l'incredulità per ciò che si legge. Un buon thriller, indubbiamente – non a caso Nesbo è un autore da 40 milioni di copie – ma non un capolavoro, almeno non per i miei gusti. Lo consiglio, in ogni caso, perché oltre ad essere ben scritto, racconta una storia profonda di famiglia, menzogne e sensi di colpa, una storia torbida e disturbante, ma sicuramente interessante per gli spunti che regala.
 
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