Rowling, J. K. - L'Ickabog

estersable88

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Un tempo il regno di Cornucopia era il più felice del mondo. C'erano moltissimo oro, un re con i baffi più belli che si possano immaginare e macellai, pasticceri e casari le cui prelibatezze facevano piangere la gente di gioia. Era tutto perfetto: a parte le Paludi nebbiose del Nord, dove si narra vivesse il terribile Ickabog. Ogni persona di buon senso sapeva che l'Ickabog era solo una leggenda inventata per spaventare i bambini e convincerli a comportarsi bene. Ma le leggende sono strane e a volte assumono una vita propria. Può una leggenda spodestare un re molto amato? Può una leggenda ridurre in ginocchio una nazione un tempo felice? Può una leggenda coinvolgere due ragazzini coraggiosi in un'avventura sorprendente e inattesa? Scoprite questa fiaba straordinaria, scritta da una delle più grandi narratrici di sempre, sul potere della speranza e dell'amicizia e il loro trionfo su tutte le avversità. Una storia che i piccoli e grandi lettori vorranno leggere e rileggere in una preziosa edizione regalo, arricchita dalle illustrazioni a colori dei giovani vincitori del Torneo per le illustrazioni dell'Ickabog.

Sì, le storie di fantasia possono piacere o non piacere, c'è persino chi di fronte a un libro etichettato come "per ragazzi" storce il naso ritenendo (a mio parere, scioccamente) di aver superato l'età delle fiabe, c'è pure chi (spesso senza aver mai letto un suo libro) snobba J. K. Rowling per le motivazioni più varie e spesso strampalate. E poi ci sono i fatti, innegabili, piaccia o non piaccia. E i fatti sono che J. K. Rowling sa scrivere e, soprattutto, le storie le sa raccontare, sa parlare ai ragazzi… anzi, fa di più: con la scusa di rivolgersi ai ragazzi, sa punzecchiare più di qualche adulto perché dietro ad ogni sua storia c'è ben più che una semplice favoletta, c'è un'analisi attenta e consapevole della società, c'è la volontà di lanciare un messaggio a grandi e piccoli, c'è la forza di quel messaggio data dalla determinazione di chi scrive per provare a cambiare qualche comportamento sbagliato, a indurre qualcuno a riflettere, in fondo, a cambiarlo questo mondo. E non è vero che i libri, o che le fiabe, non possono cambiare la mente delle persone, noi lettori lo sappiamo bene. Questa è una semplice fiaba, non è un capolavoro della letteratura (soprattutto non è Harry Potter, quindi chi immaginava una replica del maghetto o l'inizio di una nuova saga adegui le sue aspettative), ma è scritta bene, con tanti personaggi, buoni e cattivi, è illustrata dai bambini italiani che hanno partecipato al concorso dell'Ickabog… se volete leggere una storia scorrevole ed appassionante e al contempo riflettere (o magari far riflettere) sulla gentilezza, il coraggio, l'amicizia e la bontà d'animo… questo può essere il libro giusto. E secondo me è anche una buona idea regalo per il Natale alle porte: immagino genitori e figli che si immergono in queste pagine e condividono insieme una bella storia in questi pomeriggi invernali in cui c'è proprio bisogno di calore e buoni sentimenti.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
La Rowling che scrive storie per giovani lettori sa di casa, e la fiaba è un genere che si addice molto al tipo di messaggio che ha voluto lanciare con questa storia che ho trovato molto carina, a tratti però un po' forzata: un paio di punti sull'intrigo del cattivo e sulla risoluzione finale mi sono rimasti oscuri, ed è un peccato perché ho sempre trovato spettacolare come l'autrice riesca a costruire trame complesse e in apparenza ingarbugliatissime senza mai perdersi e fornendoci ogni volta una spiegazione e una risposta per tutto quello che aveva seminato strada facendo.
 
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