Savinio, Alberto - Capri

elisa

Motherator
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[FONT=&quot]Capri visitata e raccontata da Savinio? Sembrerebbe un [/FONT]desideratum, uno fra i tanti irrealizzabili. E invece ecco emergere dalle carte dello scrittore questo testo, che risale al 1926 e finora è rimasto inedito. Nella sua nuova funzione di guida turistica, Savinio ci infonde subito una irrefrenabile allegria e curiosità, appena puntiamo «occhi avidi sul fantasma di quell’isola che sorge, fumoso e lontano, dal cuore dell’infecondo mare». Seguiamolo – e senza quasi accorgercene ci troveremo a «penetrare di colpo nel carattere più folto, più misterioso, più leggendario» del luogo. Nonché nella commedia «truculenta, tra frivola ed estetizzante, di tutti gli ulissidi che, attratti dal non mai spento canto delle Sirene, convergono qui dai punti più remoti del globo». Questo è Capri: un luogo mitico, e insieme la scena di una «vita oziosa, flirtesca». Nessuno meglio di Savinio poteva disporre della giusta attrezzatura fantastica per illustrarcelo. (risvolto)

Di estrema raffinatezza e piacevolezza questo resoconto di viaggio di una Capri che non avremo mai esperienza di provare così come descritta.
 
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