Di Marai quest'anno avevo già letto ed apprezzato il più noto Le braci e qualche mese dopo L'eredità di Eszter. Ho deciso di proseguire con questo perché mi serviva un libro ambientato nella mia regione per la sfida RC.
È del 1965 ed è stato scritto in seguito al suo esilio a Posillipo, quartiere di Napoli, dal '48 al '52.
All'inizio mi aveva preso poco perché non c'erano personaggi definiti a cui legarsi ed identificarsi, come piace a me. Però le descrizioni di Napoli e dei napoletani le ho trovate da subito realistiche pur essendo io distante dal capoluogo, anzi, abito verso il Lazio, quindi forse mi sono sembrate giuste più in base a degli stereotipi noti a tutti.
Nella seconda parte quando l'attenzione viene focalizzata sulla coppia di stranieri, in particolare sull'uomo, che tutti credono capace di poter redimere il mondo, la narrazione diventa più avvincente e coinvolgente.
Lo consiglio, ma solo dopo aver già letto altro.
È del 1965 ed è stato scritto in seguito al suo esilio a Posillipo, quartiere di Napoli, dal '48 al '52.
All'inizio mi aveva preso poco perché non c'erano personaggi definiti a cui legarsi ed identificarsi, come piace a me. Però le descrizioni di Napoli e dei napoletani le ho trovate da subito realistiche pur essendo io distante dal capoluogo, anzi, abito verso il Lazio, quindi forse mi sono sembrate giuste più in base a degli stereotipi noti a tutti.
Nella seconda parte quando l'attenzione viene focalizzata sulla coppia di stranieri, in particolare sull'uomo, che tutti credono capace di poter redimere il mondo, la narrazione diventa più avvincente e coinvolgente.
Lo consiglio, ma solo dopo aver già letto altro.