elena
aunt member
Nell'afosa estate texana del 1958, il tredicenne Stanley Mitchell lavora nel drive-in del padre, e mette il naso in un segreto che doveva rimanere celato. E la "perdita dell'innocenza" di Stanley, in quell'estate in cui il mondo per lui cambia per sempre, coincide con il miracolo di una resurrezione davvero magica. In perfetta naturalezza, Lansdale ricrea le voci, il sapore, la vita, di un tempo scomparso del tutto, come non fosse mai esistito. La "sottile linea scura", che segna per Stanley la scoperta del male del dolore e della morte insieme con l'esplosione del sesso e la consapevolezza del conflitto razziale, diventa la parete trasparente da varcare per immergerci in quegli anni Cinquanta lontani ormai come la preistoria.
Un romanzo molto scorrevole che descrive in modo molto semplice e convincente l’ambiente del Texas negli anni ’50 caratterizzato da tensioni razziali, fanatismo religioso e difficili rapporti uomini/donne. E’ anche un libro che riprende il tema dell’iniziazione, in quanto il giovane protagonista passa da una fase di ingenua fanciullezza alla scoperta del complesso e a volte spietato mondo degli adulti.
E’ il primo che leggo di Lansdale……quindi non posso fare paragoni con altri libri di questo autore recensiti in questo forum ……ma l’ho trovato molto piacevole e, per alcuni aspetti, mi ha ricordato Il buio oltre la siepe di Harper Lee.
Un romanzo molto scorrevole che descrive in modo molto semplice e convincente l’ambiente del Texas negli anni ’50 caratterizzato da tensioni razziali, fanatismo religioso e difficili rapporti uomini/donne. E’ anche un libro che riprende il tema dell’iniziazione, in quanto il giovane protagonista passa da una fase di ingenua fanciullezza alla scoperta del complesso e a volte spietato mondo degli adulti.
E’ il primo che leggo di Lansdale……quindi non posso fare paragoni con altri libri di questo autore recensiti in questo forum ……ma l’ho trovato molto piacevole e, per alcuni aspetti, mi ha ricordato Il buio oltre la siepe di Harper Lee.