Una nuova “perla” di Simenon.
Pierre l’anarchico, granitico nelle sue convinzioni politiche, ma che ha un grande rispetto per la vita e l’umanità intera ,nel tentativo di scongiurare un attentato che, a suo avviso, causerebbe solo rovina e distruzione, viene sospettato dai suoi compagni di essere un informatore della polizia. Mirabile la figura del protagonista, ma non sono da meno quelle dei comprimari. Dalla moglie che ama ed ammira il marito, dal commissario di polizia belga dai tratti umani, al “Barone” un suo compagno di militanza di bell’aspetto che sembra lo faccia più per apparire, per darsi un tono, dal momento che ama soprattutto la buona tavola, i buoni liquori e le donne che per le sue idee, ed è un facile bersaglio per la polizia. Ma anche lui, nei momenti di difficoltà, mantiene una sufficiente dignità. C’è poi Parigi, il lungo-Senna, descritto soprattutto in giornate livide di pioggia, coni suoi innumerevoli frequentatori, pescatori, operai, agenti in borghese, gestori di trattorie, alberghetti, passeggiatori e passeggiatrici, tutto descritto con brevi ed efficacissime frasi che ti catapultano sul posto e ti fanno “sentire” l’ambiente come un grande pittore con poche e significative pennellate. Un vero gioiello, per me, questo libro. Certo chi identifica questo scrittore soprattutto con il commissario Maigret, prende, a mio avviso, una cantonata. Questo è un grande, in assoluto.
Pierre l’anarchico, granitico nelle sue convinzioni politiche, ma che ha un grande rispetto per la vita e l’umanità intera ,nel tentativo di scongiurare un attentato che, a suo avviso, causerebbe solo rovina e distruzione, viene sospettato dai suoi compagni di essere un informatore della polizia. Mirabile la figura del protagonista, ma non sono da meno quelle dei comprimari. Dalla moglie che ama ed ammira il marito, dal commissario di polizia belga dai tratti umani, al “Barone” un suo compagno di militanza di bell’aspetto che sembra lo faccia più per apparire, per darsi un tono, dal momento che ama soprattutto la buona tavola, i buoni liquori e le donne che per le sue idee, ed è un facile bersaglio per la polizia. Ma anche lui, nei momenti di difficoltà, mantiene una sufficiente dignità. C’è poi Parigi, il lungo-Senna, descritto soprattutto in giornate livide di pioggia, coni suoi innumerevoli frequentatori, pescatori, operai, agenti in borghese, gestori di trattorie, alberghetti, passeggiatori e passeggiatrici, tutto descritto con brevi ed efficacissime frasi che ti catapultano sul posto e ti fanno “sentire” l’ambiente come un grande pittore con poche e significative pennellate. Un vero gioiello, per me, questo libro. Certo chi identifica questo scrittore soprattutto con il commissario Maigret, prende, a mio avviso, una cantonata. Questo è un grande, in assoluto.